Quel vizietto necessario
Fuma, eccome se fuma Maurizio Sarri. Una, due, tre, quelle sigarette vanno via che è un (dis!)piacere. Certo, i caffè di Tommaso non aiutano, anzi. Il magazziniere azzurro alimenta quella voglia matta di caffeina e nicotina del tecnico quotidianamente. La prima, questa mattina sul comunale di Carciato, è stata accesa alle ore 9.47, esattamente ad ingresso in campo della squadra.
D'altronde, per un uomo (e un professionista) che vive il suo mestiere con tanta intensità e verve, diventa paradossalmente quasi un aspetto necessario. E' il suo vizietto, ma come quello di milioni di persone. E questo sembra aiutarlo: quella tensione, quella grinta le deve pur scatenare in qualche modo. Ecco perchè se non può accendere la sigaretta per vincoli legali (la FIGC ha vietato da anni il fumo a bordocampo), ecco che è pronto a stringere tra le labbra un mozzicone appena spento. Perchè il sapore del tabacco, l'essenza della nicotina li deve sentire.
Non cambia le sue abitudini. Il mister lo vedremo così. Tuta e sigaretta al Sorrento, tuta e sigaretta ad Empoli e tuta e sigaretta anche al Napoli. Possiamo star certi che anche se un giorno dovesse approdare sulla panchina del Real Madrid, la sua mise e il suo stile cambierebbero di ben poco. E' ormai un personaggio e quella sigaretta fa parte di lui, o si ama oppure no... E a Napoli lo amano.
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