Abete: "Il caso Juve-Napoli è stata un'eccezione, se il protocollo andrà integrato lo deciderà il Cts. Figc e Lega di A hanno un piano B per il campionato"

23.10.2020
22:30
Redazione

Giancarlo Abete, ex presidente federale e commissario straordinario della Serie A, si è collegato in diretta ai microfoni di TMW Radio, intervistato da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini nel corso della trasmissione Stadio Aperto. L'intervento comincia dall'importanza dell'azienda calcio nel panorama italiano: "Un nuovo stop è da scongiurare. Abbiamo situazioni complesse e gravi purtroppo anche in altri paesi europei importanti, pure calcisticamente, ma al momento la situazione ha una tenuta sostanziali: pur con tutte le preoccupazioni del caso, c'è l'obiettivo che le attività produttive, tra cui anche il calcio, tengano o i danni sarebbero irreparabili per un sistema che già oggi regge grazie ai diritti tv ma che ha perso molto sul versante degli incassi come il botteghino. Bisogna essere molto responsabili: come in altri paesi il calcio professionalmente prosegue, così deve avvenire in Italia".

Pensa che l'attuale protocollo sia migliorabile?
"Questo lo possono valutare gli esperti del settore, nessuno di noi può valutare se sia migliorabile o meno scientificamente. Per il momento ha tenuto, ovviamente con il caso Napoli-Juve che va approfondito ma che costituisce un'eccezione. Abbiamo visto che anche in ambito di calcio internazionale l'AZ è andato a vincere a Napoli con tanti positivi in squadra, così come il Parma ha giocato. Fino ad ora mi sembra che il protocollo abbia retto a dovere. Se c'è necessità di correttivi, lo valuteranno il Cts e gli esperti del mondo sportivo".

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