
Agostini: "Come vedo il dualismo Lucca-Hojlund. Sulle parole di Nainggolan verso McTominay..."
Massimo Agostini, ex attaccante del Napoli, è intervenuto a "NAPOLI MAGAZINE LIVE", su Radio Punto Zero, trasmissione radiofonica dedicata al Calcio Napoli, che approfondisce i temi proposti sul web da NapoliMagazine.Com, in onda dal lunedì al venerdì, dalle 14:00 alle 15:00, condotta da Antonio Petrazzuolo e Michele Sibilla. Ecco quanto ha affermato:
"Hojlund o Lucca? Bisogna capire le condizioni del danese. Noi non lo sappiamo. Lucca sa già cosa fare, fisicamente sta bene e sta crescendo. Potrebbe essere una soluzione giusta per adesso. Hojlund può entrare a gara in corso. Coi 5 cambi puoi cambiare il 50% dei giocatori in movimento. Le gare in nazionale permettono di mantenere il ritmo partita e questo è importante, si mantiene il livello alto e l’intensità. Serve per quando rientri in squadra, ti fa stare bene. Turn over? Conoscendo Conte sceglierà la squadra migliore perché siamo all’inizio del campionato. Io penso che un allenatore deve mettere in campo sempre la squadra migliore, c’è tempo per i cambi.
Parole di Nainggolan su McTominay? Da fuori si può dire tanto, quest’anno ha chiuso con 12 gol da centrocampista, tecnica indiscussa, quando si inserisce sa dov’è la porta, l’ha dimostrato, poi ognuno può pensarla come vuole, ci sono le preferenze. Io vorrei tutta la squadra fatta di McTominay! I cambi saranno tra Lucca e Hojlund, in questo momento Lucca è avvantaggiato. Poi, se vuole fare esordire il danese per dimostrare che è pronto, è un altro discorso.
Della Nazionale di Gattuso mi è piaciuto il carattere, ho visto giocatori che corrono, si danno una mano tecnicamente e tatticamente. Con Israele ci sono stati gol che non avremmo dovuto prendere, poi abbiamo recuperato. Una squadra con carattere ed esperienza quella partita la deve portare a casa. C’è stata la voglia di vincere anche dopo il loro pari, questo è un buon segnale ma a livello tecnico e tattico la squadra deve crescere. Sono fiducioso. Mancano i giovani? Purtroppo è un difetto delle grandi società: i giovani forti vengono schierati poco, piuttosto vengono mandati a farsi le ossa in Serie B. Dobbiamo aspettare la punta forte già pronta, ma se dessimo spazio ai giovani sarebbero pronti. E’ normale che se non giocano, non entrano nei meccanismi di squadra. In Italia è così: i giocatori che abbiamo hanno meno spazio e in Nazionale fanno poco. Gli oriundi per noi sono italiani, l’importante è che sudino la maglia e che siano patriottici".