Albania, il primo ministro Rama: "Legato alla Juventus sin da bambino! Agnelli? E' un grande, su Ronaldo e Buffon..."

31.03.2020
12:40
Redazione

Il primo ministro Edi Rama ai microfoni di Tuttosport

Ultimissime notizie - Edi Rama, primo ministro albanese, ha rilasciato una lunga intervista ai taccuini di Tuttosport. Ecco un estratto evidenziato dalla redazione di CalcioNapoli24.it:

Crede che lo sport possa insegnarci qualcosa per superare la crisi attuale? 

«A me ha insegnato tanto a livello di mentalità e di strategia, e ho sempre seguito le grandi squadre e i grandi coach per migliorarmi nel mio ruolo di sindaco, di leader dell’opposizione o di Primo Ministro. Ho imparato molto e sono grato a tanti di loro, José Mourinho e le sue autentiche masterclass, in primis. E certo ho imparato molto dalla Juventus, alla quale sono legato fin da bambino e che in diversi momenti è stata per me una scuola su come fare quadrato per vincere».  

Sui social network italiani ha spopolato una sua fotografia mentre si assicura che il lockdown venga rispettato con un giaccone della Juventus. Non è un mistero che sia la sua squadra del cuore. Come è nata la sua passione per la Juventus? La segue spesso?  

«La Juve è per me l’emanazione dello spirito vincente anche quando le previsioni di buon senso dicono il contrario. Ho un paio di giubbotti di squadre che mi hanno aiutato nel mio allenamento mentale».   

Cosa pensa della decisione dei giocatori della Juventus di tagliarsi l’ingaggio?  

«È la forza di quello spirito di cui dicevo prima e che fa della Juve una religione, non una semplice grande squadra di calcio! Con enorme rispetto, penso che forse gli stessi giocatori non si sarebbero tagliati lo stipendio se avessero militato in squadre ricche, ma senza spirito né buona memoria».   

Ha sentito il presidente Agnelli in questi giorni? 

«No, ci siamo visti una volta ma non ci conosciamo. È un grande, perché convivere con il mito dell’Avvocato è veramente un’impresa di grande visione e straordinaria convinzione. Chapeau!».   

A Roma ha conosciuto Ronaldo e Buffon, che impressione ha avuto? 

«Dei “bambini colossi”. Uomini con un cuore enorme grazie al ricordo sempre molto forte in loro di quello che erano quando non erano nessuno».  

Qual è il suo giocatore preferito? 

«È stato, è e sarà sempre Dino Zoff».  

Quale vorrebbe nel suo Governo? 

«Chiellini agli Interni e Bonucci alla Difesa». 

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