Alemao: "Questo Napoli sfiora la perfezione, ne parlano anche in Brasile. Maradona e Careca giocavano a velocità anomale"

23.01.2018
11:50
Redazione

Ricardo Rogério de Brito, meglio noto come Alemão, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni del Mattino, ecco un estratto delle sue

Ricardo Rogério de Brito, meglio noto come Alemão, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni del Mattino, ecco un estratto delle sue dichiarazioni:

Allan come Alemao?
«Non si può fare un paragone perché è difficile paragonare le due squadre. Il mio Napoli era diverso, soprattutto a centrocampo: a noi mediani toccava marcare di più».

Anche perché davanti il tridente non dava una grossa mano in fase difensiva.
«Appunto. Io marcavo e contemporaneamente uscivo dalla zona per impostare un po' il gioco, mentre Crippa e De Napoli dovevano fare la guardia al centrocampo in modo da garantire a Maradona, Careca e Carnevale massima libertà».

C'è pure un altro brasiliano, Jorginho.
«Devo essere sincero, prima che arrivassero nel Napoli non conoscevo questi due calciatori. In azzurro sono diventati super, il campionato italiano ti fa crescere tantissimo. E poi hanno un maestro come Sarri. Peccato che il Brasile sia pieno di centrocampisti e che la squadra per il prossimo Mondiale sia già fatta, altrimenti i due avrebbero potuto tranquillamente farne parte».

Voi avevate Maradona che giocava per tutti.
«Campione inarrivabile, lui e Careca avevano una velocità di gioco e di pensiero assolutamente anomale. È vero, il Napoli dipendeva da Diego e noi eravamo i primi ad esserne consapevoli».

La squadra di oggi ha innescato l'entusiasmo della città.
«Posso immaginare, Napoli è unica perchè vive di calcio, c'è una passione bellissima quando il gruppo gioca bene e vince. Da troppo tempo ci manco, vorrei venire a trovarvi».

Se ne parla in Brasile?
«Certo che sì. Cerco di non perdermi nessuna partita in tv, e poi è un gran piacere vedere il Napoli, c'è tanto da imparare da Sarri».

Torniamo a oggi, cosa colpisce del Napoli?
«Hanno creato un bel mix. Si divertono in allenamento e in partita, condizione che noi in Brasile riteniamo essenziale. Sono allegri, spensierati e tutti sanno cosa fare quando hanno il pallone tra i piedi. L'organizzazione che ha dato Sarri sfiora la perfezione, ogni movimento è studiato e mai casuale, chi ama il calcio non può non ammirare il gioco degli azzurri».

Ma la Juventus è appena dietro.
«Rispetto alle stagioni passate c'è maggiore equilibrio e questo è già un bel segnale. Di solito gli azzurri rallentavano nel girone di ritorno, ora non mollano niente ed è così che devono fare. La lotta durerà fino a maggio».

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