Allenatore Napoli, Flachi a sorpresa: "Per ripartire penso a un solo nome"

09.05.2024
18:10
Redazione

Il commento sul nuovo allenatore del Napoli e non solo

Calciomercato Napoli - A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Francesco Flachi, ex calciatore, tra le altre, di Fiorentina ed Empoli. Di seguito, un estratto dell’intervista.

Che stagione è stata quella del Napoli?

“Penso che il Napoli, lo scorso anno, abbia fatto un grandissimo campionato. Dispiace per come sia andata questa stagione, le aspettative erano altre. Vedremo come si approccerà alla prossima stagione. Credo ci sarà da rifondare. Sicuramente arriveranno nuovi giocatori e ripartirà un nuovo progetto, sperando sia a breve termine”.

Qual è il nome ideale per ripartire?

“Per quello che ha fatto al Milan, per come ha valorizzato i giocatori, penso a Stefano Pioli. Ha esaltato la quotazione dei calciatori, portando il Milan allo scudetto ed a grandi campionati. È normale che ci sono situazioni per cui piacerebbe anche vincere qualcosa, ma ce ne sono altre per cui è difficile ripetersi”.

Conte è un nome perseguibile per la società azzurra?

“E’ un nome perseguibile per qualsia società. Tuttavia, il problema sarebbe la convivenza con De Laurentiis. La vedo dura, non si scenderebbe a patti. Conte è un vincente, vuole la squadra. Non so se il Napoli può permettersi grandi giocatori. Con l’arrivo del salentino si potrebbe pensare alla permanenza dei big. Con Pioli si può avere una gestione differente”.

Non vedrebbe Italiano al Napoli?

“E’ uno dei papabili. È un allenatore giovane, ogni anno ha sempre migliorato le sue stagioni. Sicuramente è un allenatore che gioca il 4-3-3, dunque, ci sarebbe continuità tattica. La sua velocità nel crescere come allenatore è stata importante”.

È Italiano che ha fatto crescere la Fiorentina o viceversa?

“Per quelli che sono stati gli ultimi anni viola, il merito è gran parte del tecnico. Tuttavia, dico sempre che è il giocatore che rende grande un allenatore, anche se, negli ultimi anni, potrebbe essersi invertito questo rapporto”.

La Fiorentina ha chance di successo in finale?

“La Fiorentina può permettersi di fare tutto. È normale che l’Olympiakos potrebbe essere avvantaggiato dal fatto di giocare in casa. Una squadra può subire un ambiente così caldo. I viola, però, possono aver accumulato l’esperienza per assorbire simili difficoltà”.

L’Empoli può salvarsi?

“Lo auguro all’Empoli e a quello che è un mio fratello, il direttore Accardi. Ho avuto il piacere di vestire quella maglia. È una società che valorizza giovani, che fa bene al nostro calcio. Ci sono chance di salvarsi. D’altronde, il club riesce sempre a spuntarla in queste decisioni. È una squadra più quotata, d’esperienza. Sarebbe un risultato meritato anche per Nicola, una grande persona e un grande tecnico”.

Cosa manca a Raspadori per diventare un Ciccio Flachi?

“Sicuramente la continuità. Ha delle grandi qualità. È un giocatore fuori dagli schemi, sicuramente. Giocatori così, però, non hanno bisogno di compiti. Possono creare problemi alle difese con le proprie giocate. Se lo si mette in condizione di essere libero, può essere un valore aggiunto per sé e per la squadra. Dargli compiti significherebbe tarpargli le ali. Penso sia l’unico dieci che c’è in Italia. È un po’ un dispiacere per il nostro calcio. Un tempo c’erano Totti, Di Natale, Morfeo. Il problema è che non ci si accorge della necessità di valorizzare i settori giovanili con persone competenti. Se non si segue questa strada, sarà difficile salvarsi”.

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