Altobelli a CN24: "Tardelli esempio per tutti, ma non esiste più un calciatore come lui: guardate chi gioca in nazionale..."

02.12.2016
01:00
Redazione

Un momento particolare per il Napoli, un momento altrettanto particolare anche per l'Inter. Siamo alla vigilia del big match che si giocherà domani sera allo stadio San Paolo tra la squadra di Sarri e quella di Pioli. Ne abbiamo parlato con chi la maglia dell'Inter l'ha vestita e ha scritto pagine indelebili del calcio italia, Alessandro Altobelli. Tra le altre cose ha parlato dei cambiamenti del calcio moderno: “I tifosi di oggi, quelli che hanno visto rimpiangono, quelli che non hanno visto hanno perso tanto. Il calcio prima era professionalità, amore e sacrificio. Oggi è cambiato un po', ma è sempre bello. Mi piace sempre”.

Il gol entrato nella Galleria d’arte è quello dell’82, qual è l’altro che nella sua testa è indimenticabile?

“Ce ne sono tanti. Ne ho fatti 300 e sono tutti belli. Ci sono gol di tacco, di testa, di rovesciata: di tutti i colori. Quello più importante è certamente quello dell''82 anche se dietro quel gol c'era una bell'azione e tanta testa. Potevo sbagliarlo benissimo, ci ho pensato tanto...”

E' un altro cliché: il calcio di allora era più lento, ma la differenza è solo quella?

“Non è proprio così. Non era lento. Ti chiedo, paragonandolo agli anni ottanta, quale può essere un simbolo del calcio moderno?”

Il centrocampista?

“Esatto! Un centrocampista che lotta, che corre che salta. Lasciamo stare Messi e Ronaldo, altrimenti con Maradona hanno già perso in partenza. Il calcio di ieri, era fisico tecnico e tattico. Avevi sempre due uomini attaccati se non tre. Il simbolo di quegli anni era Tardelli: sapeva fare tutte e due le fasi. Marcava i Rivera, i Beccalossi, tutti i giocatori con maglia 10 più forti al mondo. Li marcava ma andava anche a fare gol. Se noi oggi guardiamo a queste caratteristiche, non c'è un calciatore in grado di saperlo fare. Oggi nella Nazionale italiana guarda chi gioca. Non era un calcio lento, ma quello di oggi è un calcio scaduto”.

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