Alvino: "Ancelotti-Napoli, continui colloqui con De Laurentiis! Sull'ammissione di Rizzoli il Napoli incassa la vittoria politica più importante degli ultimi dieci anni"

21.11.2019
20:40
Redazione

Un uomo solo al comando: Carlo Ancelotti. Tocca a lui e soltanto a lui provare a rimettere insieme i pezzi di questo puzzle impazzito all’ombra del Vesuvio. I suoi continui colloqui telefonici transoceanici con De Laurentiis si spera possano essere propedeutici alla ricostruzione di un rapporto tra il patron e la squadra. È lui il ponte tra Adl ed i calciatori. La voglia, non dichiarata ma evidente, è quella di arrivare quanto prima possibile ad un chiarimento che permetta al Napoli di ripartire alla caccia di quelli che sono gli obiettivi di stagione ancora raggiungibili: ottavi di finale di Champions League, quarto posto in campionato e, perché no, la vittoria della Coppa Italia.

Mettere insieme i due Napoli, quello societario e l’altro, rappresentato dalla rosa, sarà ed è operazione difficilissima, ma il collante è quello giusto. Intanto Carletto al momento fa da spugna. Assorbe le emozioni e le reazioni di un presidente che dalla lontana Los Angeles ha deciso di parlare solo ed esclusivamente con lui e a lui ha confidato quello che gli passa per la mente. E sempre a lui, hanno rivelato i loro pensieri i calciatori. Lo hanno fatto tutti insieme, vecchi e nuovi, giovani e vecchi, a Castel Volturno.

È così che è entrata in ballo una figura professionale di Ancelotti conosciuta a pochi: quella dell’abile psicologo. Della sua straordinaria carriera da tecnico si è detto e scritto tanto, ma di come sia bravo ad entrare nella “testa” del gruppo ancora non si parla in maniera adeguata. E oltre al gruppo c’è da mediare con De Laurentiis, ancora fermo, ed è altamente improbabile che faccia un passo indietro, sulla decisione iniziale di un provvedimento esemplare nei confronti dei calciatori.

Ancelotti ha apprezzato la dichiarazione del designatore arbitrale Nicola Rizzoli che, a riguardo della tanto discussa direzione di gara di Giacomelli, ha ammesso l’errore dell’arbitro triestino di non interrompere la partita dopo le proteste napoletane per la mancata concessione di un calcio di rigore (sulla ripartenza segnarono i nerazzurri ndr). E da quella partita e da quell’errore sono nati poi tutti i problemi del Napoli di oggi.

Il club incassa con piacere la vittoria politica più importante degli ultimi dieci anni. Un ko tecnico del “palazzo” che arriva dopo quindici giorni di baraonda assoluta, di lotta clandestina in cui l’indicatore dell’autolesionismo è andato fuori giri. La speranza è che con oggi si possa sul serio e definitivamente voltare pagina, fermo restando le sanzioni pecuniarie e le scorie che si porteranno dietro i giorni dell’ammutinamento.

Fonte : Carlo Alvino per williamhill.it
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