Ancelotti: "A Napoli mi davano del bollito, ho sempre superato i momenti difficili. Su De Laurentiis e l'Italia..."
Carlo Ancelotti e la lunga intervista a Il Giornale: ha parlato di Napoli, De Laurentiis e l'Italia all'Europeo
Carlo Ancelotti ha rilasciato una lunga intervista a Il Giornale in occasione del suo compleanno oggi, 10 giugno: l'ex allenatore fra le altre del Napoli compie 65 anni.
Ancelotti a Il Giornale: l'intervista
Nella lunga intervista a Il Giornale, Ancelotti ha parlato anche di Napoli, De Laurentiis e dell'Italia all'Europeo. Ecco alcuni passaggi chiave:
«Da bambino non ne sentivo parlare, poi quando dovevamo affrontare un avversario importante, qualcuno sbottava: non sarà mica il Real Madrid!».
Ripensandoci non si è fatto mancare mai nulla.
"Basta fare l'elenco dei presidenti. Ceresini, Tanzi, Viola, Agnelli Gianni e Umberto, Berlusconi, Abramovich, Rummenigge e Hoeness, Al Khelaifi, Vichai dell'Everton, Aurelio (De Laurentiis, ndr) e Florentino. Un giorno dovrò scrivere un libro, io e i miei presidenti.
Di alcuni, citati con il nome.
Con tutti ho avuto un ottimo rapporto".
Con qualche esonero.
«Quando si incrinano i rapporti, non quelli umani ma quelli professionali, è meglio lasciarsi senza polemiche e litigi».
Ossessione, questa non riguarda Carlo Ancelotti.
«Conservo la passione, vivo così la partita, il gioco, il mio lavoro, mi porto appresso questo equilibrio da sempre, ho superato momenti non sempre positivi, dopo l'esperienza con l'Everton ero uscito dai radar, mi davano bollito, ero ormai vecchio. Poi a Napoli lo stesso».
Real Madrid. Una storia che non si ferma, anzi è pronta ad accogliere Mbappé e poi il diciottenne brasiliano Endrick accanto a Modric che compirà 39 anni a settembre.
«Modric è un esempio unico di qualità e di personalità. Purtroppo Kroos ha deciso di fermarsi, è un tedesco nelle scelte ma continuerà a vivere a Madrid, gli ho detto che se, in autunno, dovesse ripensarci, una telefonata e ricominciamo».
Venerdì parte il campionato d'Europa.
«Sono molto curioso della Germania in casa, ha una squadra interessante. E l'Italia? Che mi dite?».
Beh, dovrebbe parlarne il campione d'Europa della champions.
«Credo che ci sia mancato il ricambio generazionale dopo la vittoria nell'ultima edizione, dunque non so davvero quali possano essere le nostre possibilità. Seguirò le partite in tv, con la fortuna del fuso orario che mi consentirà di vederle al mattino».