Ancelotti sul razzismo: "Basta, questo non è calcio! Lasceremo il campo e ci daranno partita persa la prossima volta, problema tutto italiano"

18.04.2019
09:20
Redazione

Questa mattina, ha rilasciato una lunga intervista all'edizione odierna di Tuttosport Carlo Ancelotti, ecco un estratto in cui il tecnico del Napoli si sfoga sul razzismo che ha colpito Kalidou Koulibaly, ma non solo:

Il 26 dicembre, dopo gli infami cori razzisti contro Koulibaly, nella notte maledetta di San Siro, hai preso una posizione forte e chiara, totalmente condivisa da Tuttosport. Hai affermato:

«Abbiamo chiesto alla Procura federale tre volte la sospensione della partita, Koulibaly si è innervosito, è normale. Solitamente è educato e professionale. Hanno fatto tre annunci a San Siro, ma non si è fatto niente di più. La soluzione? Interrompere la partita, vorremmo solo sapere quando. La prossima volta lasceremo il campo noi e al limite ci daranno partita persa. Non è una scusa, non riguarda il Napoli, ma tutto il calcio italiano».

Sono passati quasi quattro mesi e, a Cagliari, Kean e Matuidi sono stati il bersaglio di nuovi attacchi ignobili. Come ne usciamo, Carlo?  

«C’è un solo modo, l’ho detto e lo ripeto: tolleranza zero. I cori contro Koulibaly, Kean e Matuidi; gli insulti a Mihajlovic quando è tornato a Firenze. Basta. Basta. Basta». Carlo lo ripete per tre volte. Inarca il sopracciglio. Riprende: «Non è più possibile concepire il calcio in questo modo. Non è questo il calcio che amiamo, che amo. Ho letto da qualche parte che anche i tifosi della Kop non siano degli stinchi di santo. Ma i tifosi del Liverpool vanno nella Kop per sostenere il Liverpool, per cantare “Will never walk alone”, non per andare contro gli avversari. Da noi c’è un modo di comportarsi sbagliato. E non bisogna smettere mai di opporsi». 

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