Andrea Dossena: "Il nostro gruppo, la nostra forza: quello di oggi deve aggrapparsi alle grandi partite. Ritiri? Non servono a nulla"

15.11.2019
14:40
Redazione

Intervista ad Andrea Dossena, ex terzino sinistro del Napoli, che torna a parlare di come si viveva lo spogliatoio azzurro ai suoi tempi

Ultime calcio Napoli - Andrea Dossena parla del Napoli e del suo passato ai microfoni de Il Mattino:

Una stagione indimenticabile quella con Mazzarri?
«Nello spogliatoio ce lo siamo sempre detti: la vittoria della coppa Italia resterà sempre il nostro fiore all'occhiello».

La vostra forza?
«Il nostro era gruppo forte. Sapevamo di avere un'ossatura importante e dovevamo fare bene il nostro lavoro. Tanto c'era Cavani che un gol lo faceva sempre, il Pocho qualcosa la tirava fuori, Hamsik si faceva trovare pronto nei momenti più delicati e noi dietro ci muovevamo bene».

Cosa aveva di così speciale il vostro gruppo?
«Eravamo così uniti che gli italiani erano diventati sudamericani e i sudamericani erano diventati italiani. Ci trovavamo bene. Anche se va detto che quando vengono le vittorie è sempre più semplice lavorare. Il gruppo compatto lo fanno le vittorie anche se in certi ambienti arrivano le vittorie pur con un gruppo normale».

Il Napoli di oggi sembra privo di un gruppo solido...
«Il gruppo che stiamo vedendo ora a Napoli si deve aggrappare alle partite importanti per trovare fiducia. L'obiettivo minimo deve essere quel quarto posto che vorrebbe dire Champions perché per la qualificazione agli ottavi manca solo l'aritmetica anche se dispiace perché poteva arrivare come primo e affrontare un ottavo più semplice».

Lei come viveva i ritiri?
«Il ritiro non serve a nulla. Detto questo, però, i giocatori hanno sbagliato nel rifiutarsi di andarci. E i tifosi hanno sbagliato contestando. Anche perché ci sono certi elementi di questa squadra che sono incontestabili».

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