ANTEPRIMA - El Kaddouri: "Che bello tornare in nazionale! Ero deluso, ma era comprensibile visto il poco utilizzo col Napoli: voglio dimostrare di poter giocare la Coppa d'Africa"

08.11.2016
01:00
Redazione

Omar El Kaddouri, centrocampista marocchino del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni alla stampa locale in occasione della sua convocazione in nazionale per il match contro la Costa d'Avorio: "Sono molto felice per la chiamata, non venivo convocato da giugno: ad agosto non ho potuto rispondere alla convocazione per un infortunio, mentre ad ottobre è stato l'allenatore a non scegliermi. Mi ha chiamato recentemente al telefono, e mi ha chiesto se ero pronto a venire in nazionale vista l'assenza di El Ahmadi. Ho accettato subito, gli ho fatto sapere che è un onore per me essere in nazionale anche se ero deluso per non esser stato chiamato ultimamente...ma è comprensibile, visto il poco utilizzo col Napoli. Spero di dimostrare di essere importante nel gruppo".

A che punto siete con la nazionale?
"Stiamo facendo progressi partita dopo partita, tanti giovani si sono uniti al gruppo e dobbiamo lavorare tanto. La Costa d'Avorio è una delle migliori squadre del continente, ma possiamo fare bene anche perchè, in caso contrario, sarebbe difficile qualificarsi al Mondiale. Se giochiamo come sappiamo, possiamo rendere loro le cose difficili. Rimangono una buona squadra, ma non sono il Brasile o la Germania: dovremo concentrarci sul modo di giocare per vincere".

Il sorteggio della Coppa d'Africa è troppo difficile?
"Sapevamo che saremmo capitati in un girone difficile, anche perchè soltanto le migliori sedici squadre del continente partecipano. Affrontare le migliori ci aiuterà a mostrare il nostro livello, vogliamo dimostrare di poter andare avanti nella competizione. Siamo pronti a fare bene, abbiamo un buon staff tecnico ed una buona generazione di calciatori".

Nel frattempo stai recuperando gradualmente il ritmo-partita con il Napoli: come vedi le tue possibilità di essere convocato per la Coppa d'Africa?
"Ho 26 anni e non ho ancora avuto l'opportunità di giocare la manifestazione con la mia nazionale, sarebbe un peccato non partecipare ad una competizione prestigiosa dopo aver giocato le partite di qualificazione. Spero di essere lì, ma è l'allenatore che decide. Tuttavia è difficile, visto anche il poco spazio trovato finora: ora ho la possibilità di mostrare le mie capacità e dopo toccherà a lui decidere".

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