ANTEPRIMA - Maksimovic: "Napoli scelta di cuore, ma anche razionale: mi hanno voluto tanto! Sfida al Torino? Non avrò problemi a guardare negli occhi Mihajlovic e stringergli la mano, su Cairo..."

07.10.2016
17:50
Redazione

Il difensore del Napoli, Nikola Maksimovic, ha rilasciato un'intervista ai colleghi serbi, colpiti dal fatto che "il passaggio dal Torino al Napoli sia un record per un calciatore serbo, demolito quindi il precedente record detenuto da Matic". Ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli24:

"Avevo da tempo ormai in testa di lasciare Torino, già negli ultimi anni non ero più sereno in quell'ambiente e poi il Napoli mi ha chiamato quest'estate per la terza volta. Ero stranamente interferito da Sinisa Mihajlovic, con il quale non ho voluto nè incomprensioni nè conflitti, ma da cui mi son dovuto sentir dire esattamente che io ero per lui "un uomo morto".

Ospiterete con il Napoli al 17imo turno (il 18 dicembre, ndr) il Torino e Sinisa Mihajlovic. Che cosa sarà per te rincontrare gli ex compagni di squadra e l'allenatore Mihajlovic?

"Uh ... Potrebbe essere un po' 'scomoda' come situazione, ma davvero non ho alcun problema nel guardarlo negli occhi e stringergli la mano. So che il mio viso è pulito".

La storia racconta di come ci fosse un "corto circuito" tra lei e Sinisa, l'allenatore con il quale ha lavorato oltre che a Torino anche con la Nazionale serba. Questa storia ha avuto anche un brutto finale.

"Urbano Cairo, il presidente, non mi avrebbe ceduto così facilmente, ma in un incontro importante tra noi mi disse che l'avrebbe fatto se fosse arrivata al Torino un'offerta superiore ai 20 milioni. Immediatamente intervenne Mihajlovic con la storia di come tutto fosse legato alle richieste della squadra, poi in una conversazione in privato gli dissi tutto ciò che pensavo".

Una guerra che nel mese d'agosto fra lei e il Torino l'ha portata a venire in Serbia e non andare ad allenarsi con Mihajlovic.

"A quel punto c'è stata la rottura. Non mi dispiace però, perché ho ascoltato me e il mio cuore. In realtà, ho ascoltato la testa, perchè il Napoli è la scelta più razionale che potessi fare, una nuova sfida per me che voglio andare avanti nella mia carriera, penso sia normale questo".

Ora è finalmente a Napoli, ai piedi del Vesuvio per continuare la sua carriera.

"Ho fatto la scelta giusta, avevo ragione: tutto più piacevole, lavoro con piacere. Sono stato senza squadra per un po', adesso è tutto a posto: mi mancava la squadra e la Nazionale serba, che è importantissima per me, che amo giocare per il mio paese. Ora sto bene, ho superato i momenti brutti. Dopo la gamba rotta, lo spiacevole episodio coi granata dopo anni bellissimi a Torino, posso dire che mi piace molto Napoli".

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