Asd Micri, il presidente: "Santo era un ragazzo umile, serio e più grande della sua reale età. Una telefonata che non dimenticherò mai"

02.11.2024
19:00
Redazione

Santo Romano è stato ucciso per aver calpestato involontariamente una scarpa. Sarebbe questo il movente che ha portato alla sparatoria di questa notte a San Sebastiano al Vesuvio, in provincia di Napoli, nella quale ha perso la vita a soli 19 anni il giovanissimo ragazzo originario di Volla, calciatore per la squadra di calcio Micri, che milita in Eccellenza. Ne parla il Presidente dell'Asd Micri Michele Visone ai microfoni di internapoli.it:

Omicidio di Santo Romano a San Sebastiano al Vesuvio

"Santo aveva avuto un infortunio e stava fuori da un po'. Era da 15 anni con noi, era dipendente di agenzia di scommesse e veniva ad allenarsi 5 volte a settimana più la partita. Era un ragazzo umile, serio e più grande della sua reale età. Aveva una ragazza bravissima e certe cose non ne aveva neanche idea di cosa fosse. Non ha avuto idea di cosa sarebbe potuto succedere ieri. Conosco la famiglia, il fratello ha giocato con noi per anni e la mamma ha fatto tantissimi sacrifici nel tempo. Ci hanno detto che era stato sparato e siamo corsi in ospedale. Vivo un brutto sogno ma purtroppo è la realtà. Ora sarà lo spogliatoio a decidere cosa si farà della sua maglia, la sentiva sua da sempre. Ha giocato con noi sempre, tutte le categorie per arrivare in prima squadra: ha giocato in Promozione negli ultimi 3 anni. Al momento non abbiamo pensato a come ricordarlo".

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