Baiano: "Sono stato allenato da Sarri, è un martello. Quando mise la legge sulle scarpette..."
Francesco Baiano, ex attaccante del Napoli allenato anche da Maurizio Sarri nella Sangiovannese dal 2003 al 2005, ha rilasciato un'intervista al Corriere dello Sport:
Un tuffo nel passato: il Sarri della serie C.
«Non è cambiato, era già un "martello" sul campo. Ricordo che studiava meticolosamente gli avversari e i calci piazzati da ogni posizione: i nostri difensori Scucugia e Nocentini segnarono tanti gol in quella stagione. Già allora curava ogni aspetto e in particolare la fase difensiva. E poi sapeva dialogare e toccare le corde giuste, anche nei momenti difficili. Anche se in quella stagione non ce ne furono molti, eravamo una bella squadra e nel 2004 abbiamo vinto i playoff di C2 alle spalle del Grosseto e siamo saliti. Insomma il Sarri di allora è rimasta fedele ai suoi valori e ai suoi principi ben radicati. Un uomo coerente che avrebbe meritato di arrivare prima ad allenare una big del calcio italiano. Come me è napoletano ma legato alla Toscana».
Sarri e un aneddoto.
«Era fissato sul colore delle scarpette: dovevamo essere rigorosamente nere, non bianche o peggio di altri colori. Una regola che aveva dato a tutta la squadra. Gli dissi che quando avrebbe allenato in serie A sarebbe stata dura con gli sponsor. E’ sempre stato un tecnico di sostanza e non di immagine. Ha continuato ad esserlo, ma in A è inevitabile scendere a qualche compromesso. Conosco bene anche Massimiliano Allegri. Con lui ho giocato nella Pistoiese in C1, faceva il regista davanti alla difesa e già dettava legge in campo e nello spogliatoio».
Un pronostico sulla super sfida?
«Non ci sono favoriti in partenza. Sarà una partita equilibrata, dove può succedere di tutto. Diciamo 51 per cento Juve e 49 Napoli, perché i bianconeri giocano in casa e il fattore Stadium ha spesso giocato un ruolo importante. E poi la squadra di Allegri viene da 14 vittorie di fila. Ma a campi invertiti avrei detto la stessa cosa del Napoli che è in grande forma e con un Higuain fenomenale e difficile da fermare».