Blatter sbotta: "Io e Platini mica abbiamo ucciso qualcuno? C'è un virus contro di me da debellare. Non mi sono dimesso, Platini è onesto"
Sepp Blatter ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport. Ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli24: "A vita! Squalificati a vita! Anche Platini. Cosa abbiamo fatto? Abbiamo preso tutti i soldi Fifa e siamo scappati? Abbiamo ucciso qualcuno?"
Avrebbe mai immaginato di trovarsi così?
"Sono scioccato. Mi hanno sospeso 90 giorni senza neanche ascoltarmi. Allora vado con il mio bravo avvocato per difendermi: voglio essere sentito dai giudici. In Svizzera non possono condannarti a vita senza che ti difenda, è contro il diritto dell’uomo. E ho scritto a tutte le federazioni perché sappiano anche loro".
Cosa?
"Che nella mia vita non ho mai accettato denaro non guadagnato, e che ho sempre pagato i miei debiti. Vi assicuro che i 2 milioni di franchi a Platini sono legittimi. E che sto subendo qualcosa che sembra l’Inquisizione".
Cos’è successo con Platini e i 2 milioni di franchi?
"A fine ’98 Michel mi ha detto: “Vorrei lavorare con te”. E io: “Benvenuto”. Lui ha aggiunto: “Guarda che sono un po’ caro, un milione all’anno”. Gli ho detto: “Vediamo cosa posso fare”. Un validissimo contratto orale. Non c’era il progetto Goal per aiutare i paesi più poveri, non c’era il calendario internazionale, lui ha lavorato bene. Poi a sorpresa è stato eletto alla Fifa e all’Uefa, a sorpresa perché l’Europa non l’amava: era l’unico con me. E io non mi sono più occupato del pagamento, per una cosa o per l’altra, ma ho dato l’ordine di pagare. La richiesta è passata per la commissione finanze e il Congresso".
Franco Carraro dice che nel bilancio quei soldi non c’erano.
"Lui era revisore. La prima parte del pagamento è nel bilancio, la seconda no, ma io non sono un contabile Fifa. E che fosse o meno nel bilancio era un debito da pagare".
Nel 2011 però. Si dice che lei e Platini vi foste messi d’accordo: il francese votava per lei e lei, nel 2015, avrebbe ricambiato.
"Non è vero! Mai fatto questo accordo. Ero l’unico candidato e Platini neanche mi ha fatto i complimenti. Non so se questo succede per impedire a Platini di essere il presidente, per mettermi la pietra al collo o per entrambe. Ora le nostre sorti sono legate".
Chi ha detto alla polizia di questi soldi?
"Una banca internazionale. C’era un pagamento e ha avvisato gli investigatori. Normale. Nessuna gola profonda".
Adesso rischia di restare fuori dal calcio?
"Non ho nessuna accusa formale. Il comitato etico dovrebbe intervenire se il presidente non ha fatto il suo mestiere, ma è il Congresso che lo elegge o lo revoca. Spero non sia manovrato, ma non credo".
Le fanno male le dimissioni?
"Non mi sono dimesso, ho rimesso il mandato, è diverso. Per salvare la Fifa, perché c’era il caos. Dicevano che la Fifa era la mafia, ora vedono che è vittima. Sono ancora presidente e dovevano farmi finire il mandato".
Sì, ma con quello che è successo…
"Ma nasce tutto nelle qualificazioni mondiali americane: la Fifa non può conoscere i contratti di tutte le confederazioni".
Ce l’hanno con la Fifa?
"C’è un virus anti-Blatter da debellare. Comincia nell’Uefa e si estende agli inglesi. Il premier britannico era andato all’Ue per dire che non potevo essere presidente Fifa. Una speculazione politica. Platini avrebbe dovuto essere il mio successore naturale, ma non è andata così. Anche lui è stato attaccato dallo stesso virus. Nel ’98 l’Uefa era già preoccupata che volessi il Mondiale ogni due anni. Negli ultimi tempi si sono riuniti a Cipro per attaccarmi".