Boniek su Zielinski: "Mandi a quel paese i suoi compagni, le punizioni dai 20 metri le deve battere lui! Quando lo vidi a 16 anni dissi una cosa"

24.02.2018
15:30
Redazione

Zbigniew Boniek, dirigente sportivo della Fercalcio polacca, è intervenuto ai microfoni del Corriere dello Sport circa il talento del Napoli, Piotr Zielinski. «Aveva

Zbigniew Boniek, dirigente sportivo della Fercalcio polacca, è intervenuto ai microfoni del Corriere dello Sport circa il talento del Napoli, Piotr Zielinski.

«Aveva sedici anni, andai a vedere una partita delle giovanili della mia Polonia: questo è un giocatore straordinario, dissi».  

Napoli s’è invaghita, e da un po’, del suo Piotr.  

«E ancora non hanno visto tutto. Perché lui ha qualità che devono esplodere. Gli manca un pizzico di cattiveria, la resistenza fisica e atletica per dare continuità al suo rendimento che può diventare pazzesco».  

Ha giocato in tutti i ruoli, quasi: era trequartista e con Sarri è diventato tante cose assieme.  

«Ma, come gli dico, e spero non s’arrabbi se lo svelo, deve avere il coraggio, quando c’è una punizione dai venti metri, di mandare a quel paese i suoi compagni ed imporsi: questa la tiro io. E vedremo quanta bellezza c’è anche nel suo modo di piazzare il pallone dove il portiere non può arrivare».  

Sarri ha anche osato: può essere il nuovo De Bruyne.  

«Ma, per qualità, Piotr è secondo me superiore. Giocatori differenti, chiaramente, ma eguali nella capacità di incidere all’interno di una squadra. Io lo sto ancora aspettando e penso che finirà per diventare un autentico crack: diamogli un anno o al massimo due e ce ne renderemo conto».  

Ha un difetto, se così si può dire...  

«E’ esageratamente un bravo figlio: un ragazzo limpido, tranquillo, al quale si può augurare solo di assecondare completamente quella sua natura. Siamo dinnanzi ad un campione e Sarri ha dei meriti, perché - non sembri un paradosso - è riuscito ad inquadrarlo, dandogli fiducia in qualsiasi zona del campo». 

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