Giovanni Branchini
Giovanni Branchini

Branchini: "Il prossimo sarà un mercato lungo e ricco di scambi, alcuni saranno sorprendenti"

09.04.2020
11:50
Redazione

Le parole dell'agente Giovanni Branchini

Ultime notizie calcio. Giovanni Branchini, noto agente di mercato, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Tuttomercatoweb

Cosa pensa della querelle AIC-Lega sul taglio stipendi?
"Il problema è molto più articolato. La grande delusione, il dispiacere dei calciatori e di noi che li rappresentiamo, è vedere come si cerchi di risolvere in maniera semplicistica il problema, sparacchiando soluzioni banali. Togliere parti di stipendi non richiedeva grandi sforzi o grandi cervelli. I calciatori dal primo momento, oltre a intervenire ognuno nella propria realtà, si sono resi disponibili a sospendere pagamenti e dilatare termini tecnico-legali in cui i club sono obbligati a versare gli stipendi. Sappiamo che possono esserci problemi di liquidità, sono mancati gli incassi, ma da una classe dirigente all'altezza ci si aspetta di avere un quadro definitivo, quando sarà, delle reali spese che il calcio affronterà, del danno economico. E vedere i dirigenti che si stiano muovendo anche in altre situazioni, per costruire ulteriori ipotesi di sostegno economico. Se il calciatore deve essere l'unico a sopperire di fronte a un danno economico mai quantificato sembra semplicistico e qualificante. Oggi abbiamo inviato una mail ai presidenti di FIGC, CONI e Lega ribadendo la disponibilità dei calciatori a contribuire, ma all'interno di un'azione strutturata, basata su dati certi e non ipotesi".

Si pensa a un ridimensionamento dei valori dei calciatori? E quanto durerà il nuovo mercato?
"Mi avete sentito dire in passato che la posizione di agenti e allenatori, che hanno direttamente a che fare con gli atleti, è contraria ai mercati infiniti e interminabili. Vista però l'eccezionalità della situazione in cui potrebbe esserci ritardo e confusione, con breve lasso di tempo tra la stagione che termina e quella che inizia, potrebbe esserci il periodo di tempo a cavallo delle due competizioni. Verrebbe poi a sparire il mercato di gennaio, e sarebbe una soluzione che mi sento di appoggiare. Sono certo che il valore dei calciatori non diminuirà, magari ci saranno meno operazioni. Chi ha un giocatore che vale molto sa quanto è difficile in questa fase, ma non è impossibile. Dicevo che ci sono affari grossi in corso anche attualmente. Non credo che nessun club svenderà i suoi pezzi migliori, magari i giocatori più importanti saranno venduti tra un anno. Ci potrà essere un grande incremento di scambi, anche di alto livello, per la mancanza di liquidità. Potranno essere anche sorprendenti. Chi avrà la gemma, però, terrà duro e aspetterà il momento giusto".

Qualche sua idea sui possibili grandi scambi?
"Non è serio fare nomi, ma si lavora a operazioni con nomi importanti. Tempo fa ho detto che nel calcio di oggi, con queste problematiche, scambi clamorosi come sarebbe potuto essere Del Piero-Iniesta 15 anni fa, potrebbero realizzarsi. Porta una serie di benefici alle due squadre e dà ai giocatori la possibilità di un cambiamento a livelli importantissimi. Alla fine c'è sempre la volontà del calciatore, devono sentirsi funzionali. Del Piero e Iniesta sarebbero stati due prodotti del vivaio, con un costo a bilancio pari a 0 ma un valore sportivo pari almeno a 150-200 milioni di euro. Le due squadre così hanno un utile importante, una plusvalenza stra-legittima a bilancio e l'inserimento di un campionissimo al posto di un altro. Sono esempi per dare significato".

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