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Bruscolotti: "Rrahmani-Meret? Di chi è la colpa serve a poco. Lo scudetto non è un obiettivo primario del Napoli"
Giuseppe Bruscolotti, ex capitano del Napoli, è intervenuto ai microfoni di CalcioBox per rispondere ad alcune domande sull’andamento di questo Napoli. L’ex campione d’Italia e compagno di Maradona, ha parlato in maniera distinta della situazione attuale in casa azzurri, non sbilanciandosi né a favore né contro la squadra di mister Conte. Probabilmente, solo dopo la partita con l’Inter si potranno iniziare a tirare le prime somme, seppur non definitive.
Caso Rrahmani-Meret, chi è il colpevole?
Di chi è la colpa serve a ben poco alla fine; è un fattore di base che tutti possano sbagliare, tutti abbiamo sbagliato, ormai vale quello che è stato il verdetto sul campo. Non è che si deve trovare il capro respiratorio. Diciamo che è stata una prestazione al di sotto di quello che erano le aspettative e comunque ci sta perché poi durante il campionato ci possono essere una, due, tre battute di arresto.
Scudetto o Europa, cosa cerca il Napoli di Conte?
Il Napoli non è partito per vincere, la squadra che è partita per vincere è stata l’Inter, insieme forse all’Atalanta. Il Napoli è stata la sorpresa, quindi non è che si può giudicare il Napoli da se lo vince o se lo perde (il campionato). Se il Napoli dovesse portare a termine questo campionato vincendolo, sarebbe un capolavoro, ma se dovesse finire tra i primi tre, avrebbe rispecchiato quello che erano, diciamo, i programmi della società e dell’allenatore.
Si è sempre parlato di Champions League, il Napoli può finire nei primi quattro posti e credo che i programmi siano sempre stati questi; che poi si possa arrivare primi e vabbè, che ben venga, ma non confrontiamo le cose, perché i programmi sono stati ben chiari sin da agosto.
Tornare al 4-3-3 o continuare con il 3-5-2?
A me il discorso tecnico non mi interessa perché io non sono l’allenatore del Napoli. C’è un allenatore ed è giusto che le scelte le faccia lui. Io non posso dire gioca questo gioca quell’altro ed è questa è la grossa confusione: tanta gente si sente autorizzata a dire ha sbagliato qua, ha sbagliato là, doveva far giocare questo e doveva far giocare quell’altro. Ragazzi bisogna analizzare quello che vediamo, poi quelle che sono le scelte appartengono esclusivamente all’allenatore. Quelle che diciamo noi sono cazzate!