Caiazza: "Non dobbiamo offenderci se qualcuno epiteta lo stadio come un cesso. In ogni stadio d’Europa c’è di meglio"

04.10.2015
02:00
Redazione

Salvatore Caiazza, giornalista de Il Roma, era presente tra gli ospiti di Tribuna Stampa in onda ogni venerdì su Canale 8: “L’unità di intenti tra i senatori del Napoli e Sarri è impressionante: ricordo che Callejon durante una delle prime conferenze stampa, disse che era rimasto proprio perché il nuovo allenatore lo aveva convinto a restare in azzurro. Sarri ha perso solo la prima partita, dopodiché ha solo fatto bene, ha segnato tanto ed ha subito un solo gol. La vera forza di Sarri è sempre stato il 4-3-1-2, ma è importante, a volte, cambiare idea. Lui ha un ottimo rapporto con i suoi calciatori: se è riuscito a convincere Higuain e Callejon a rimanere a Napoli dopo l’ultima stagione non proprio felice, porta risultati in campo e nello spogliatoio. A differenza delle altre squadre di serie A, destinate alle posizioni alte di classifica, l’unico allenatore partito con gli sfavori del pronostico è proprio Maurizio Sarri: il manifestato rifiuto di Emery, ha reso, agli occhi della piazza, il nuovo allenatore del Napoli come un ripiego. Il gol di Mertens? Hanno detto che è stato provato in allenamento. Se ci fate caso, durante la partita c’è stata anche un’altra occasione su palla inattiva che ha consentito al belga di provarci di testa. Ma il gol di Higuain, invece, è stato magnifico: il gol più bello della sua storia in azzurro. A causa di questa questione dello stadio ci sarà ancora una spaccatura più profonda tra i tifosi. Siamo partiti da Napoli per Varsavia convinti di trovarci una delle tante città tristi dell’est-europa, e invece ci siamo trovati di fronte una metropoli eccezionale. Il Legia gioca in un gioiello, 30mila spettatori ed una visione eccellente. È vero che il Napoli è da sei anni in Europa, ma ci troviamo di fronte degli stadi magnifici. La Polonia ha sfruttato tutti i soldi che gli ha dato la comunità europea, che in Italia sono scomparsi, e poi hanno la moneta ufficiale che da loro la possibilità di far quel che vogliono. Al San Paolo, dalla tribuna stampa per andare in sala stampa, è una via crucis. Non dobbiamo offenderci se qualcuno epiteta lo stadio come un cesso. In ogni stadio d’Europa c’è di meglio. Io capisco che le altre squadre che fanno altri sport usano lo stadio San Paolo per gareggiare ed esercitarsi, ma è il Napoli ad usare primariamente quello stadio. Vietato montarsi la testa col Milan: bisogna andare lì e massacrarli in ogni condizione psicofisica li troviamo. Inutile pensare a chi ci sarà e a chi sarà assente”.

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