Regione Campania, Vincenzo De Luca
Regione Campania, Vincenzo De Luca

Campania, De Luca in Consiglio Regionale: "Ho buttato il sangue per salvarci dal disastro, vergognatevi! Serve responsabilità, non possiamo mettere le sentinelle"

30.04.2020
20:30
Redazione

Coronavirus Campania, la furia di De Luca

Ultime notizie. Il presidente della Regione Vincenzo De Luca interviene dopo quasi quattro ore di dibattito in consiglio regionale, convocato in videoconferenza per un'informativa del governatore sul coronavirus. Ecco alcuni estratti delle sue considerazioni: 

"Il governo regionale ha buttato il sangue per salvare questa regione. Abbiamo retto solo per l'impegno straordinario di medici, infermieri, dipendenti pubblici e poi, permettetemelo, perchè c'è stato un presidente che ha buttato il sangue dalla mattina alla sera. Voglio discutere con uomini che hanno onestà intellettuale e non con chi ignora i fatti. Dovreste vergognarvi e con voi non discuto: come diceva il filosofo Bacone, la stupidità non è un argomento. I vostri interventi - dice ai consiglieri, alzando spesso la voce - sono come le lettere di Totò, pensate e scritte mesi fa, non durante l'emergenza. Una demagogia insopportabile. Io qua non parlo come centrosinistra, ma chi se ne strafrega del centrosinistra? Parlo da uomo che vuole collaborare con uomini in buona fede, non mi importa del centrodestra, del centrosinistra, del pipipi e del pipipa"

"I miracoli che abbiamo fatto. Siamo l'unica Regione che fa un piano economico sociale da 1 miliardo di euro e alcuni consiglieri criticano? Prima la litania era pensare ai poveri e all'economica, allora? Un eminente statista in questo consiglio mi ha detto che non dobbiamo sostenere l'economica passiva ma quella attiva. Attivo-passivo sono concetti equivoci, ma che vuol dire? loro si presentano come centrodestra, io invece mi presento come de luca, non sono più niente. Mi avete sottratto due ore di tempo per fare altre ordinanze in vista del 4 maggio. Vedo il volto di Casillo. Tutto bello abbronzato il presidente Casillo. Evidentemente la quarantena ti ha fatto bene: mentre tu fai la bella vita, io sono pallido, come un topo d'ufficio che deve soffrire".

Sull'assembramento del lungomare e di Via Cilea: "Non ho voluto considerare le immagini di lunedì, ho preferito non prenderle in considerazione perchè relative ad una prima fase di effervescenza. Mi sono poi arrivate immagini di ieri da via Cilea, dove davanti ad una rosticceria sono presenti una ventina di riders, un assembramento di una trentina di persone. La cena purtroppo si svolge in un orario che è abbastanza definito e sono due ore, non credo che si possa fare molto altro. Quello che invece si ha il dovere di fare è di evitare gli assembramenti. E questo è un dovere che hanno gli esercizi commerciali, perchè non possiamo mettere le sentinelle davanti ad ogni esercizio commerciale, soprattutto davanti a quelli che sono impegnati nel cibo d'asporto. Se non vi è senso di responsabilità e di autocontrollo diventa complicato evitare un riaccendersi dell'epidemia".

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