Capello: "Se Sarri vince con la Juve non avrà più contestazioni dai tifosi. Tuta? Stupidaggini, non c'entra con lo stile"

17.06.2019
14:40
Redazione

Fabio Capello, ex allenatore e attualmente opinionista, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni de La Gazzetta dello Sport. Anche lui ebbe difficoltà quando approdò sulla panchina della Juventus per dichiarazioni precedenti...

È difficile arrivare in bianconero con le stimmate del nemico? Sarri, in fondo, ha spesso avuto stilettate per quelli «con le maglie a strisce».

«Io ebbi qualche problema, ma non tanto perché avevo allenato il Milan e la Roma, quanto perché avevo detto che non sarei mai andato alla Juve. Ci furono delle contestazioni, striscioni contro di me, ma sempre dai gruppetti degli ultrà. I soliti».

Lei non è mai stato tenero con loro a nessuna latitudine.

«Sono uno dei mali del calcio italiano. Pensi alle contestazioni vergognose ad un grande allenatore come Ancelotti. So che anche Conte è stato criticato per il passaggio all’Inter, ma chi dice cose del genere andrebbe ignorato. Gli allenatori sono professionisti. Se poi invece fare il tifo diventa un business, è ovvio che ci sia un problema. Comunque, poi quando cominciammo a vincere, le cose andarono a posto, anche perché io rispetto a Sarri avevo una corsia privilegiata: ero stato in bianconero da calciatore e quindi conoscevo la loro mentalità».

Spieghiamola anche a Sarri.

«Facile: se vinci, hai fatto solo il tuo. Non deve pensare ai tifosi né fare nulla per ingraziarseli. Basterà fare bene. Adesso, dopo il filotto degli scudetti, con lui vogliono fare qualcosa di più. Spendendo tanto per vincere la Champions, hanno alzato l’asticella, senza contare che due volte in finale sono arrivati».

Questione tuta: Sarri ha il giusto stile Juve?

«Sono stupidaggini. magari la tuta è una scaramanzia. Ce l’avevo anche io. Uscivo dallo spogliatoio sempre dietro un calciatore che aveva un certo numero di maglia, ma non mi chieda quale perché non glielo dico».

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