Carratelli: "Il precampionato ci ha un po' illuso. Sarri mi ricorda Pesaola, ma contro il Sassuolo mi ha deluso"

30.08.2015
20:30
Redazione

Il collega Mimmo Carratelli ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di “Amore... Azzurro”, programma sportivo in onda ogni mercoledì e sabato su Radio Amore. Ecco alcuni passaggi dell’intervista: “La sconfitta con il Sassuolo? Sono rimasto deluso, perché si poteva fare meglio. Il Napoli non è ancora pronto. Forse, il precampionato aveva un po’ illuso. Sarri non deve commettere lo stesso errore di Benitez che, essendo consapevole di non avere una grandissima difesa, aveva preferito puntare tutto sul reparto offensivo. Purtroppo, proprio l’attacco ha poi tradito il tecnico spagnolo. Difesa da rivedere? La linea alta voluta dal nuovo tecnico si è vista solo a tratti. Probabilmente, manca un difensore veloce. Oltretutto, ho rivisto i soliti cali di concentrazione che hanno contraddistinto le ultime stagioni. Ora l’importante è fare punti con la Samp per acquisire fiducia e trasmettere entusiasmo ad un ambiente che mi sembra piuttosto depresso. Attacco in crisi? Insigne occupa un ruolo difficile, perché impone maggiore spirito di sacrificio. Higuain deve ritornare a fare la differenza. Occhio a Gabbiadini che con la Samp potrebbe trovare maggiore spazio. Tifoseria delusa? A Napoli siamo abituati ai grandi colpi come Maradona e Sivori. Tuttavia, non sempre si vince solo con i grandi nomi. Oltretutto, i fuochi pirotecnici delle altre squadre non è detto che poi facciano bene. Questi acquisti dell’ultimo minuto, come Balotelli, non mi sembrano frutto di una strategia mirata. Napoli fa bene a tenere i conti in ordine. Tavecchio è stato chiaro quando ha detto che solo poche squadre, tra cui il Napoli, in futuro potranno iscriversi al campionato. Italiane quasi sempre eliminate nei preliminari di Champions? E’ una questione di mentalità. Noi abbiamo poco orgoglio, grinta e carattere. Oltretutto, iniziamo troppo tardi la stagione e la differenza  di preparazione spesso fa la differenza. Purtroppo, il nostro ormai è un calcio molto provinciale. Sarri? La sua ironia mi ricorda un po’ Pesaola. E’ un uomo equilibrato che trasmette grande fiducia. Oltretutto, ha il grande merito di saper sdrammatizzare, perché ha capito che il calcio resta solo un gioco. Dobbiamo avere pazienza, perché la squadra sembra seguirlo. Le milanesi poi non mi convincono, perché hanno cambiato molto. La Roma poi non ha più lo slancio del Fiorentina”

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