Caso Rossi, il giocatore: "Sono sempre stato pulito, è una contaminazione alimentare". Ballardini: "Non si è dopato"

26.09.2018
10:50
Redazione

Un caso, quello che si è sollevato ieri, che ha destato la meraviglia di tutto il mondo del calcio. Dalle analisi di un campione prelevato il 12 maggio

Un caso, quello che si è sollevato ieri, che ha destato la meraviglia di tutto il mondo del calcio. Dalle analisi di un campione prelevato il 12 maggio scorso, dopo Benevento-Genoa, Pepito Rossi è risultato positivo ad una sostanza proibita, la dorzolamide, che è una sostanza proibita ma si fa fatica a considerarla dopante, un collirio. Il giocatore ha consegnato un comunicato all'ANSA: "Sono sempre stato pulito, questo è un evidente caso da archiviazione. La positività è fondata su un’involontaria contaminazione alimentare". Se avesse ammesso l’uso del collirio, riporta Il Corriere della Sera, probabilmente non ci sarebbe stato alcun deferimento. Ma Pepito non vuole dire bugie, così ha ribadito la propria posizione: non sa come sia possibile che quella sostanza sia finita nel suo corpo. Anche Ballardini è intervenuto per difenderlo: "Non ho tante certezze nella vita, ma una sì: Rossi non può avere fatto uso di sostanze dopanti". 

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