
Castellini: "Il Torino aspetterà il Napoli per colpire in contropiede. Meret? Sono all'antica, deve esserci un titolare e una riserva"
Castellini su Torino-Napoli
Ultime calcio - Luciano Castellini è il doppio ex per eccellenza del match che domani vedrà contrapposti granata ed azzurri. Queste le sue parole a Il Mattino:
«Con tutto quello che comporta in questo momento della stagione. Il Napoli ha un grande obiettivo, quello di arrivare in Champions. È un qualcosa che ti fa tenere sempre la testa ben focalizzata sull'obiettivo. Il Torino deve salvarsi, anche in questo caso c'è un traguardo molto importante da raggiungere. Credo che la differenza possa farla la qualità in attacco degli azzurri: il piano gara dei granata credo sia semplice, quello di aspettare e ripartire. Dai primi venti, si capirà che partita sarà».
Che tipo di gara prepareranno i due allenatori?
«Strano dover parlare di una partita dove da un lato ci sarà Gattuso che, a quanto leggo, non resterà a Napoli nonostante i risultati che sta collezionando, mentre dall'altro ci sarà Nicola che ha fatto riprendere il Toro, che ha coinvolto il gruppo, ma che non è stato ancora riconfermato. I granata hanno svoltato anche grazie agli innesti Mandragora e Sanabria, ora si bada al sodo».Gattuso e Nicola, quindi, andrebbero riconfermati?
«Mi sembra che a Napoli la questione sia già delineata: personalmente, mi auguro che Gattuso resti perché trovo che sia un bravissimo allenatore. Su Nicola posso solo dire che ha tirato fuori il Torino dalle sabbie mobili, non vedo nessun motivo per cui non debba esser riconfermato. Se prevalesse il buon senso, entrambi dovrebbero continuare sulle rispettive panchine, poi non so che tipo di logiche intraprenderanno le società».Recupera Sirigu per il Toro, nel Napoli ci sarà Meret. Che confronto sarà?
«Meret lo conosco bene: l'ho allenato nelle nazionali giovani. Appartengo alla vecchia guardia: va scelto un titolare ed una riserva, Alex ha bisogno di continuità, non di alternanza. Se un titolare va malissimo, allora lo sostituisci, in caso contrario lo lasci crescere. Cambiare spesso, per me, non va bene. Sirigu è esperto, ma stato ben sostituito da Milinkovic: vedremo cosa deciderà la società sul loro futuro».