CdM - Questione stadio, il piano B di De Magistris è roba da cavernicoli: ecco la possibile soluzione

03.10.2015
13:45
Redazione

Come sottolinea l'edizione odierna del Corriere del Mezzogiorno, la polemica tra Aurelio De Laurentiis e Luigi De Magistris è diventata stucchevole. Fastidiosa. Se il sindaco di Napoli ritiene irrisoria l'offerta del presidente, che passi oltre. Ma con uno scenario plausibile. Perché il piano B - si legge -, ovvero l’azionariato popolare, è roba da cavernicoli. Ampiamente superata. L’offerta di 20 milioni del club partenopeo per ristrutturare lo stadio è certamente irrisoria, ma dall'altra parte gli introiti che deriverebbero dallo sfruttamento dell'impianto sono potenzialmente illimitati e per questo il patron gioca al ribasso. Il quotidiano poi lancia un'idea: si pensi solo alla possibilità di cedere i diritti di denominazione dello stadio. Stile Allianz Arena o Emirates Stadium. Ossia legare il nome dello stadio a un marchio con il corrispettivo di un pagamento. Perché fare da sponsor ad un impianto significa, per un’impresa, rimanere in vista 365 giorni su 365: un’esposizione pubblicitaria permanente e un ritorno eccezionale in termini economici.

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