Cerchione: "Prossimo allenatore scelto da De Laurentiis con Manna, Chiavelli e Micheli. Ottime le idee di Adl, ma migliori nella comunicazione"

25.05.2024
00:15
Redazione

Cerchione parla del Napoli

Luca Cerchione ha parlato durante “Tutti al Var” in onda su SportItalia:

Cerchione sul Napoli

Stiamo vedendo e sentendo poco De Laurentiis, in attesa del nuovo allenatore: ma chi lo sceglierà?

"La decisione sul prossimo allenatore è stata già presa, di comune accordo, da De Laurentiis, Manna, Chiavelli e Micheli. Scelta, dunque, presa da un conciliabolo di dirigenti. Questa stagione ha fatto capire a De Laurentiis che non può fare tutto da solo, e questo sarà un bene per il Napoli. Gli faccio i miei personalissimi complimenti per la splendida figura fatta in Senato e per la salvezza ottenuta col Bari. Il presidente ha delle grandissime idee, deve solo migliorare nella comunicazione"

Quante italiane in Europa nella prossima stagione?

"Discorso intricato quanto un sudoku! Ad inizio stagione avevo paventato la possibilità di portare dieci italiane in Europa, decaduta a causa della Juve che ha vinto la Coppa Italia e, in campionato, ha strappato un pass per la prossima Champions League. Ad oggi, cinque in Champions, due in Europa League ed una in Conference, grazie all'Uefa Country Ranking che ci ha premiato dando un posto in più per la prossima edizione della coppa dalle grandi orecchie. Se l'Atalanta, che ha vinto l'Europa League, dovesse arrivare dal quinto posto in giù, porteremmo addirittura sei squadre in Champions, settima ed ottava andrebbero in Europa League e la nona in Conference"

Ci dica qualche pezzo pregiato del prossimo calciomercato

"Ce ne sono tanti, prevedo parecchi movimenti in Italia. L'Inter, ad esempio, dovrà fare una cessione importante ed i due indiziati, ad oggi, sono Thuram e Barella. Col primo, dato il minore ammortamento dovuto ad un solo anno dalla stipula del contratto, credo che le chance di una cessione siano inferiori a quelle del centrocampista che, per una cifra tra i settanta e gli ottanta milioni di euro, può partire. Ovviamente parliamo di cifre da Premier League. Dal Bologna è in uscita Zirkzee, che ha una clausola rescissoria relativamente bassa per il valore del calciatore, solo quaranta milioni di euro. Il problema potrebbero essere l'ingaggio richiesto, non inferiore ai quattro milioni di euro, e le commissioni agli agenti. Dall'Atalanta potrebbe partire Koopmeiners: come già anticipato, su di lui c'è la Juventus e la cifra giusta per il suo cartellino potrebbe essere cinquanta milioni di euro, stessa cifra proposta dal Napoli la scorsa estate ma rifiutata perché l'Atalanta non voleva rinforzare una diretta concorrente. Ad oggi, con un anno in meno di contratto, i bergamaschi potrebbero accontentarsi. Kvara, infine, sta discutendo il rinnovo col Napoli, che attende alla porta le famose offerte estere, fino ad oggi mai arrivate. Per il club partenopeo, nonostante il valore del calciatore potrebbe essere tra gli ottanta ed i cento milioni, non si accettano offerte inferiori ai centotrenta milioni di euro"

Il monte ingaggi delle squadre di Serie A coincide con le posizioni in classifica?

"Il Napoli ha investito oltre ottantasei milioni di euro in ingaggi, quota molto simile a quella del Milan: i rossoneri ne hanno tratto beneficio, ed anche per questo non capisco le critiche a Pioli, mentre sugli azzurri meglio soprassedere. La Juve ha fatto malissimo: prima per monte ingaggi, ma non ha mai lottato per lo scudetto. Malissimo anche Salernitana e Sassuolo, i cui monte ingaggi superano i trenta milioni di euro. Clamorosi, invece, i risultati di Atalanta e, soprattutto, Bologna. Un grandissimo plauso al Lecce, salvo con l'ultimo monte ingaggi, circa quindici milioni lordi, applausi a scena aperta per i salentini. Per questo invito spesso i tifosi a riflettere sul fatto che l'allenatore vincente non è quello che vince, bensì quello che raggiunge gli obiettivi societari"

Pioli sarà il prossimo allenatore del Napoli?

"Non lo so, ma so che la società ha paventato la possibilità di un cambio di assetto tattico, abbandonando la difesa a quattro. Fino a Pasqua la graduatoria del presidente De Laurentiis era Italiano, Pioli, Tedesco, ma il mercato corre veloce e le cose cambiano in maniera repentina"

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