Chiariello a CN24: "Insigne? Con la crisi Covid varrebbe 10-20mln. Koulibaly via, il Napoli deve ridimensionarsi. Spalletti-De Laurentiis? Matrimonio burrascoso"

06.05.2021
12:40
Redazione

Chiariello parla a CalcioNapoli24 del rinnovo di Insigne

Il giornalista di Canale 21 Umberto Chiariello è intervenuto in diretta ai nostri microfoni durante ‘Calcio Napoli 24 Live’ trasmissione in onda su CalcioNapoli24 TV (296 Digitale Terrestre) per parlare delle ultime notizie sul Napoli. Ecco quanto evidenziato da CN24:

Napoli da Champions? Gattuso deve lavorare sulla testa dei calciatori, il pareggio col Cagliari porterebbe a contraccolpi psicologici che andrebbero evitati. Lo Spezia all’andata ha fatto uno scherzetto, gli va restituito uno schiaffone ed una squadra più forte va lì e vince.

Spalletti? Un buon allenatore, non discuto la sua bravura: lo apprezzai molto quando salì in Serie A con l’Empoli, giocava bene e la stessa parabola l’ho vista con Sarri. La sua Roma era una delle più belle realtà degli ultimi 20 anni, assieme al Napoli di Sarri, ma il suo ritorno in giallorosso è coinciso con la vicenda Totti, la cui gestione mi ha lasciato perplesso. E all’Inter ha avuto gli stessi problemi. E caratterialmente non è facile, ha carisma e capacità. Con Icardi e con Totti non m’è piaciuto, andava usato un metodo diverso ed un rapporto più empatico: gli atteggiamenti da sergente non mi piacciono tanto.

Il connubio con De Laurentiis? Un matrimonio burrascoso, sono entrambi fumanti.

In Inter-Juventus non mi piacque la gestione di Spalletti, fu pessima: Perisic si rifiutò di uscire e lui si stette, tirando fuori un incredulo Icardi e finendo per perdere la partita. Molti napoletani se la sono legati al dito, dovrebbe superare anche questa remora.

Insigne come Icardi e Totti? C’è una differenza enorme: Totti era ingombrante e a fine carriera, Icardi aveva problematiche extra-calcistiche molto ingombranti. Lorenzo invece è casa e campo, è dedito alla famiglia e al Napoli.

Questione rinnovo? Lo dico oggi: la vicenda è dirimente per il futuro del Napoli. O rinnovano prima del ritiro, e si riparte da Insigne, oppure deve venderlo perchè se c’è una cosa che non deve accedere è vivere un anno da separati in casa col contratto a scadenza. Sarebbe la morte del Napoli, ed il club è consapevole. Un addio lo dò al 50%, mi risulta che il procuratore si stia guardando attorno e non ci sono incontri con il club.

Con il Covid le società hanno perso un sacco di soldi, se Insigne dovesse essere venduto con le cifre di adesso potrebbe valere 10-20 milioni, non saprei chi voglia prenderlo. Lui andrebbe a prendere un contratto ricco, specialmente liberandosi a parametro zero: a Napoli non si parla di soldi, Insigne non ha chiesto niente e non gli è stato offerto niente. Se il Napoli si farà vivo con una proposta, bene, se dovesse andar via Insigne sarebbe un botto di mercato pazzesco: sostituirlo con Boga o Zaccagni cambierebbe tutto, non so quanta voglia abbia il Napoli di impegnarsi con Insigne e non so quest’ultimo quanta voglia abbia di abbassarsi l’ingaggio.

Koulibaly? Non ho dubbi, l’abbiamo salutato domenica col Cagliari a meno che non rientri col Verona. C’è un solo modo affinché rimanga: che non arrivi alcuna offerta, a 40-50 milioni andrà via ed il Napoli deve per forza ridimensionarsi.

Edo De Laurentiis? Gli attacchi al fair play finanziario sono vecchissimi, già Gazzoni Frascara parlava di doping finanziario. Non capisco però perchè se un dirigente del Napoli parla così debba essere attaccato con l’accusa di parlare a vuoto, e se poi non non parla lo si accusa di restare zitto”

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