Chiariello difende il capitano dell'Afro Napoli femminile: "E' impensabile che un atleta venga allontanato per idee politiche"

16.10.2018
19:10
Redazione

A Un Calcio Alla Radio, in diretta su Radio Crc, è intervenuto Umberto Chiariello, conduttore del programma. Ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli24.it:

A Un Calcio Alla Radio, in diretta su Radio Crc, è intervenuto Umberto Chiariello, conduttore del programma. Ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli24.it: “Si avvicina il campionato, ma il tema che sta tenendo banco in questi giorni è quello dell’AfroNapoli. Problema di livello nazionale. Non è una vicenda normale perché l’AfroNapoli non è una squadra normale, ma si tratta di un progetto di integrazione e che va condiviso. I dirigenti dell’Afronapoli, li capisco quando hanno saputo che il loro capitano della squadra femminile ha scelto strade politiche diverse, con appartenenza che ha valori diversi. Bisogna rispettare le regole, sempre. La regola numero uno dello sport è l’autonomia dello sport, principio democratico che va affermato forte e chiaro. Si è mai visto che il Pomigliano caccia un calciatore perché comunista o fascista? Non è pensabile. Gli sportivi non possono essere esclusi dalle manifestazioni sportive per scelte politiche. Non si può cacciare un atleta, un tesserato. Le idee di questa ragazza si conoscevano già da prima, bisogna accettare la diversità di idee. Non sarò mai dalla parte di Salvini, mai voterò per una parte che fa dell’esclusione la bandiera, ma mai accetterò che un atleta possa essere allontanato per le proprie idee politiche”.  

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