Chiariello: "Il Napoli ha preso un pacco colossale e perso Mandragora per 40mila euro! Bigon ha fatto carne da macello, Saurini un mediocre"

Il collega di Canale 21, Umberto Chiariello, ha rilasciato alcune considerazioni sul mercato azzurro tramite il suo profilo Facebook. "Mandragora alla Juve, un colpo al cuore. C'è purtroppo qualcosa che non quadra nella gestione societaria del Napoli (per altri aspetti molto positiva) se la Kellers sforna, tra i tanti, Mandragora, figlio di amici miei, e se lo prende prima il Genoa e poi la Juve, o un Cosimo La Ferrara, che va al Milan. Vanno tutti altrove. Anche quel Merola gioiello dell'Inter, il nuovo Montella, della scuderia Raiola di Capua. Mandragora per 40.000€ il Napoli non lo ha preso però ne ha spesi 100.000€ all'estero per Novothny che era un pacco colossale o investito soldi con la pala per giovani di presunto livello internazionale come Uvini, Radosevic e Dumitru, oltre 7 milioni in 3 e non speso 250 mila euro per riscattare Izzo, il ragazzo di Scampia che era nostro. Per non dire di Maiello regalato per 60.000€ al Crotone e ricomprato a 1 milione... Sicuramente Bigon, Barresi ed i loro accoliti hanno fatto carne di macello, come un contratto di 5 anni al mediocre Saurini e poi si sono fatti scappare Ciro Muro che è un vero maestro di calcio giovanile, e ve lo dico con cognizione di causa perché lo vedo addestrare i miei ragazzini (dove gioca mio figlio). Vederlo calciare è ancora uno spettacolo come vederlo insegnare calcio con passione immutata. Grava ora si sta impegnando molto, ma non basta. Come non basta come osservatore l'ottimo Caffarelli. Finché non ci saranno strutture adeguate (campi, palestra, foresteria e soprattutto Convitto), un budget sufficiente, fondamentale per avviare qualsiasi discorso di settore giovanile, finché non ci sarà una rete di osservatori vera, finché non ci sarà una politica seria su affiliazioni e rapporti con il territorio e le scuole calcio, quanto accaduto succederà sempre. Il talento alla Donnarumma scapperà sempre dalle maglie territoriali, intendiamoci, anche in caso di grande organizzazione, ma perlomeno un talento alla Insigne non sarà più l'eccezione".