Chiariello: "Juve? Gli stanno preparando un vestito nuovo e immacolato, complimenti"

30.05.2023
22:50
Redazione

Umberto Chiariello commenta la sentenza della Juventus

Notizie Calcio Napoli – Il collega Umberto Chiariello è intervenuto con il suo editoriale ai microfoni di Radio Napoli Centrale, nel corso della trasmissione da lui condotta “Un Calcio alla Radio”.

Queste le sue parole:

"L’udienza è cominciata. Riassunto delle puntate precedenti: Chiné, Capo della Procura Federale della FIGC, aveva deferito 8 persone incluso il Juventus Club al Tribunale Federale, per la vicenda della manovra stipendi e cosiddette partnership oscure con altri club e procuratori. Il processo si sarebbe incardinato il 15 giugno, a campionato concluso e con ricorso pendente della Juventus. Con colpo a sorpresa, ma solo per quelli che non sono attenti, la Juventus dopo aver usato la linea dei duri e puri – “ci difenderemo in ogni sede, ambito e chiederemo risarcimento danni” – arriva il patteggiamento. Oggi, di corsa, l’udienza per il patteggiamento. Cosa significa? Patteggiamento vuol dire ammissione di colpa, in primis. Significa che ammetto di aver fatto una cosa illegale che mi viene accusata, ma chiedo di patteggiare la pena perché ritengo di poter avere delle attenuanti che mi consentono una riduzione di pena.

Se il patteggiamento viene accordato prima del deferimento, la riduzione è del 50%, se scatta il deferimento si può ancora patteggiare, Chiné ha accettato di patteggiare, la riduzione della pena scatta del 30%. La Juventus, essendo stata deferita, chiederà una riduzione della pena del 30%. Ovviamente, richiesta di patteggiamento che trova d’accordo la Procura Federale e la Juventus e passa al vaglio del Tribunale che potrebbe rigettare. Quali sono le conseguenze? Si riduce notevolmente la pena e non mi tornano i conti, perché si parla di una forte pena pecuniaria ridotta di 1/3. Mi ha aperto gli occhi quell’avvocato pugliese che ci ha spiegato che la Juventus ha in mano una pistola fumante: la tecnica dilatoria. Può fare tanti di quei ricorsi fin quando non viene spezzata la corda dal Collegio di Garanzia, che può tenere in ostaggio la FIGC e la UEFA per mesi e mesi. Qual è l’arma? Patteggiare.

Loro ammettono la colpa: plusvalenze, stipendi. L’anno prossimo ripartono belli, tranquilli e asciutti: che bel bambino intonso il signorino juventino. Strategia, perché così la Juventus rinuncia a tutti i ricorsi, prende i 10 punti, un’ammenda pesante e sa già che poiché rischia la Conference, offre a Ceferin la possibilità di squalificarla per un anno e chiude ogni pendenza. L’anno prossimo rifà la squadra, senza penalizzazione, giocando una volta a settimana e con la possibilità di reinserirsi nella lotta scudetto. Non c’è più complotto, né discussione, oggi Roberto Beccantini ha scritto un pezzo sul Corriere dello Sport davvero interessante: “L’avviso di triplete spiazza il partito che ha innalzato Aleksander Ceferin a bieco e oscuro trivellatore del nostro calcio, al netto del ‘matrimonio’ con Gabriele Gravina, l’antirazzista a gialli alterni. C’è però uno zoccolo duro che si ostina a leggere la cronaca con le lenti della più sofisticata e chirurgica vendetta [...]. La vergogna di Haifa non ha mandanti.

E se con il Siviglia, allo Stadium, manca un rigore su Adrien Rabiot, in Andalusia ne manca uno (di Juan Cuadrado) su Oliver Torres. Giù le mani, dunque. Hanno deciso i piedi, non la politica. I piedi e basta". Capite che siete colpevoli per vostra stessa ammissione? Che vi siete dati la zappa sui piedi per colpa dei piedi in campo? La strategia è mettere tutto a tacere, prendere i 10 punti, evitare la Conference League, pagare la multa e ripartire belli, tranquilli e asciutti. Peccato, però, che un altro giornale ci dice che la Juventus parte da una base di 250 milioni di perdite, che gli acquisti top sono stati flop, che la squadra perderà pezzi importanti, che sono ostaggio di Max Allegri e che dovranno pagare pure una multona. Non si può avere tutto dalla vita, ma un vestitino nuovo e immacolato, ve lo state di nuovo facendo fare: complimenti vivissimi".

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