Chiariello: "Lukaku ha inciso in poche partite, in quelle importanti è stato nullo! È diventato una pietra al collo per il Napoli"
Oggi su CRC, radio partner della SSC Napoli, nel corso della trasmissione “A Pranzo con Umberto Chiariello”, quest’ultimo è intervenuto con il suo punto, analizzando le tematiche del giorno.
Di seguito le parole di Umberto Chiariello:
«Quando nelle settimane scorse mi sono permesso di dire che, nonostante ho una stima profondissima per Antonio Conte, non ero soddisfatto della modalità espressiva di gioco e della fase offensiva che il Napoli aveva proposto fino alla partita contro l'Atalanta di domenica pomeriggio, qualcuno mi ha criticato dicendo “Se a Chiariello non piace ce ne faremo una ragione, l’importante è la vittoria”. Io, invece, ne ho fatto un ossimoro e ho detto: “Per fortuna che non mi piace, vuol dire che ci sono molte cose da migliorare!”.
Nonostante il Napoli abbia ottenuto ottimi risultati, c’erano ancora molte cose da migliorare. Non è una cosa di poco valore, anche perché c'erano tanti motivi per cui c’era da essere soddisfatti del lavoro di Antonio Conte. Ero convinto che i veri banchi di prova erano le partite contro l’Atalanta e l’Inter. Le prestazioni non corrispondevano ai meravigliosi risultati ottenuti in campo, perciò mi aspettavo un miglioramento del livello nelle prestazioni di gioco. Contro l'Atalanta le lacune si sono viste.
L’Atalanta è una peste bubbonica, è quello che noi vorremmo che il Napoli fosse. Una squadra molto offensiva, capace di vincere i duelli e che quando riparte ti fa male. Il Napoli a quel livello non c’è ancora. Il Napoli crea troppo poco e si appoggia troppo al suo centravanti offensivo, Romelu Lukaku, le cui condizioni fisiche e mentali mi preoccupano.
O Il Napoli alzava il livello delle sue prestazioni o i due match contro Atalanta e Inter li vedevo in un’ottica buia.
È vero che al gol imparabile di Lookman c’erano stati una serie di errori difensivi da parte nostra, ma il Napoli fino a quel momento poteva recuperare, dopo è finito. La reazione è durato un minuto. Il secondo tempo di ieri apre qualche perplessità.
State tranquilli, non è nulla di grave, la corsa continua e siamo ancora in testa alla classifica. A Milano dobbiamo andarci con la mentalità giusta. L’Atalanta oggi è più forte di noi, ma non è detto che lo sia fino alla fine del campionato.
Qualsiasi sarà il risultato della partita di San Siro dobbiamo stare calmi. Possiamo diventare più forti di qualunque progetto più compiuto del nostro. Ci vuole tempo!
Lookman o Kvaratskhelia? Qualcuno avrebbe pensato che il georgiano valesse di più dello stipendio che chiede. Ieri il confronto è stato abissale.
Lukaku ha inciso veramente in poche partite, nelle partite importanti è stato nullo. Il belga è diventato una pietra al collo per il Napoli nonostante abbia grandi qualità. Conte ha fatto una scommessa con lui facendo spendere a De Laurentiis trenta milioni per un giocatore di 31 anni. Fino ad ora la scommessa di Lukaku non l’ha vinta, ma c’è ancora tempo».