Francesco Coco ai microfoni di Calcio Napoli 24
Francesco Coco ai microfoni di Calcio Napoli 24

Coco a CN24: "Azzurri quasi perfetti ma lo stress emotivo ha deciso il campionato. Ancelotti o Sarri? Due top, il Napoli cade comunque in piedi" [VIDEO]

16.05.2018
12:50
Redazione

Francesco Coco, ex difensore della Nazionale italiana, è intervenuto ai microfoni di CalcioNapoli24 Live. Ecco quanto evidenziato dalla redazione di

Francesco Coco, ex difensore della Nazionale italiana, è intervenuto ai microfoni di CalcioNapoli24 Live. Ecco quanto evidenziato dalla redazione di CalcioNapoli24.it.
 
"A livello di selezione non viviamo un momento positivo, basti pensare che dopo 60 anni non andremo ai Mondiali. Questa situazione era inevitabile per ripartire e svegliarci. Mancini lo conosco bene ed è un profilo giusto per la Nazionale, l'Italia non ha bisogno di un allenatore tecnico bensì un selezionatore con grandissima personalità. Sotto il punto di vista della gestione del gruppo può dare la spinta giusta. Ha le idee chiare, a partire dalla convocazione di Mario Balotelli perchè lo conosce e sa bene come gestirlo".  
 
Sul campionato ed il Napoli: "Purtroppo lo stess emotivo è stato più forte della voglia di vincere a Firenze. il campionato del Napoli è stato quasi perfetto, giocato in modo eccelente. La staffetta con la Juve è stata avvincente, fino al colpaccio di Torino allo scadere. In quel momento ho pensato che il Napoli fosse favorito per lo Scudetto, soprattutto per l'euforia. Invece proprio il successo dello Stadium è arrivato uno stress emotivo che ha condizionato la squadra di Sarri. Bisogna essere abiituati a vincere, e tra Napoli e Juve solo i secondi sono risusciti a mantenere alta la concentrazione nei momenti chiave". 
 
Ancelotti o Sarri per la panchina azzurra?: "Per la sua carriera Ancelotti è un top allenatore che ha collezionato tre Champions League e vari campionati. Anche Sarri è entrato di diritto nell'elite del calcio, quindi se anche lui dovesse restare il Napoli cadrebbe sempre in piedi". 
 
Sull'iniziativa dell'Academy: "Il calcio vero lo fa chi ha il sogno di diventare calciatore, ovvero i bambini. Stare in mezzo a loro è sempre stato il mio desiderio. In Italia stiamo facendo un pò fatica in ambito giovanile, quindi lavorare sulle basi è importantissimo". 
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