
Conte in conferenza: "C'è da vergognarsi! Chiedo scusa, il mio cuore sanguina. Spiegazione? Non posso ripetere le cose dette ieri"
L'allenatore del Napoli Antonio Conte ha risposto alle domande dei giornalisti in conferenza stampa, analizzando quanto emerso dal match del Bentegodi tra Verona e Napoli.
Conferenza Conte post match Verona-Napoli
Oggi è mancata la cattiveria delle squadre di Conte? "Penso che la partita si divida in due tempi, nel primo il nostro portiere non ha fatto una parata, poi è logico che quando trovi squadre che difendono basse è logico non avere tante occasioni ma quelle che hai le devi sfruttare. Nel primo tempo ero soddisfatto della prestazione della squadra. Nel secondo pronti via e siamo partiti con un atteggiamento soft, abbiamo preso goal e c'è stata confusione. Abbiamo cercato di risolverla in maniera arruffona. Abbiamo subito dei goal particolari, quello su cui dobbiamo riflettere è l'arrendevolezza, la cosa più brutta che mi porto dietro aldilà del risultato. Ci siamo squagliati come neve al sole e questo è grave".
Come sta Kvaratskhelia? "Ha preso un colpo alla testa e poi ha dovuto chiedere la sostituzione, forse ci stava un'ammonizione, comunque ora sta abbastanza bene".
Spiegazione? Se fate attenzione a quello che dico, bene. Io oggi mi prendo la responsabilità: se parlo in un certo modo c'è un motivo, non per dare fiato alle trombe. Io ho parlato di grande difficoltà. Non ho parlato per secondi fini: se non mi ascoltate significa che non mi date rispetto.
Stasera c'è da vergognarsi, mi devo vergognare io che sono l'allenatore. C'è da chiedere scusa ma oggi non posso ridire quello che ho detto ieri.
Oggi mi concentro nel dire che mi assumo responsabilità perchè pochissime volte mi è capitata una situazione così da allenatore. Sono venuto in questa piazza con entusiasmo perchè merita rispetto. Bisogna capire se il malato è troppo grave, questa sconfitta mi fa sanguinare e spero che non sia l'unico a sanguinare ma anche qualche calciatore.
Se questa sconfitta di oggi viene catalogata e poi si ride e si scherza, significa che non ho trasferito i concetti giusti.