Corbo contro Bigon: "S'era innamorato di Andujar quando con Reina saremmo in Champions. A Napoli manca Behrami. Sulle lacrime di Benitez..."

04.06.2015
19:00
Redazione

Antonio Corbo, editorialista di Repubblica, ha rilasciato un'intervista a Napoli Magazine, in diretta su Radio Punto Zero: 'Bigon è un'ottima persona, molto per bene, ma non si può dire che è un dirigente autorevole. Io dico che qualsiasi allenatore va bene, ma se c'è la società. Ad esempio, Sarri, sarebbe un ottimo allenatore se blindato accuratamente dal club che deve creare però una struttura credibile ed autorevole. Prendete Allegri, arriva alla Juventus, stravince il campionato, la Coppa Italia ed è in finale di Champions. Con questo non voglio dire che condiziono la società, che deve essere sempre libera di fare quello che vuole, io racconto quello che succede proprio per non mettere in discussione la mia credibilità. Il ritorno di Reina è gradito ed importante perché ha lasciato dei rimpianti, è legato alla città, infatti spesso durante l’anno è ritornato per riabbracciare i suoi amici, un legame forte e vero. Sono sicuro che con lo spagnolo in porta, il Napoli, oggi, sarebbe in Champions, mentre Bigon si era innamorato di Andujar. Credo che i tifosi sentano la mancanza del Behrami guerriero, che lottava su tutte le palle in ogni partita. Sicuramente hanno influito i rapporti, pessimi, con Benitez, anche se De Laurentiis cercò di ricomporre il rapporto. Il Napoli deve trovare, piuttosto, giocatori di talento e di futuro, quindi servirà un manager esperto e capace, che sappia sondare il mercato e che non peschi giocatori da un milione di stipendio netto all'anno, che poi non giocano. Dopo la partenza di Benitez, vedendo le sue lacrime madrilene, mi sento un giornalista inconsolabile, soprattutto se penso al mancato ricongiungimento familiare che tanto lo ha fatto soffrire, in fin dei conti Madrid è provincia di Liverpool. Su Higuain siete stati troppo gentili quando dite che se avesse avuto altri compagni al suo livello, avrebbe potuto fare meglio. Con i soldi che ha guadagnato doveva essere lui a trascinare la squadra. Nello sport ci si lascia trascinare sempre dall'emozione, premesso che non ho alcuna stima di Blatter, non capisco come e perché sia l'FBI ad indagare".

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