Corbo: "Le quattro incognite di Sarri e quei tanti soldi inutili dati a Zuniga"

20.07.2015
11:40
Redazione

DE Laurentiis torna con Allan. Mostrandolo, sembra agitare una bandiera bianca di pace. Termina un’altra concitata trattativa. Sulle perplessità per la consueta lentezza operativa del club prevale il giudizio positivo sulla scelta. Magari fosse arrivato un anno fa. Allan dà un contributo vibrante per mobilità e copertura, ha più passo e contrasto, ma anche tecnica. Il suo gioco è essenziale, continuo, mai banale. L’acquisto tuttavia propone qualche riflessione. Perché il Napoli in Italia fa spesso shopping alla bottega dell’Udinese? Dovrebbe avere migliori relazioni con più club. Una storia significativa. Estate 2011. Il Napoli cerca Vidal, costa 13 milioni, ingaggio di 3,5. Si ferma. La Juve lo supera, va dritta sul cileno. Non resta che Inler, il Napoli paga 18 milioni e lo presenta mascherato da leone. La belva invece è Vidal che dopo 171 partite e 48 gol triplica il suo valore, lasciando 37 milioni nelle casse della Juve. Ha giocato abbastanza anche Inler, 166 partite e 13 gol, ma la sua quotazione è crollata. Inevitabile la svendita. La storia parallela dimostra come le scelte del mercato possano dividere i destini di due club. I 24 punti di divario non sono un caso. Il Napoli per progredire in serie A e nelle coppe deve elevare la qualità dello staff dirigenziale. Non è la ruota della fortuna che assegna a parametro zero Tevez, Pogba e Pirlo. De Laurentiis è un adorabile accentratore, si moltiplica, ma è ancora debole nelle relazioni internazionali. Non ama i faccendieri, il rifiuto di pagare commissioni è lodevole, ma il Napoli sembra isolato sui mercati esteri. Se l’analisi è severa sullo stile di gestione, sembra più azzurra la prospettiva tecnica del Napoli in fase di restauro. È giudicato male perché pesa quel rigore sbagliato di Higuain, in un attimo l’ha declassato dal terzo posto al quinto, dalla Champions all’Europa League. Ma è un errore non riflettere sull’effettivo valore della squadra, condizionato da quel tiraccio del 31 maggio sulla collina dei Camaldoli, come dalla paradossale assenza di un solo portiere affidabile. Coraggio, il Napoli sta migliorando più di quanto gli stessi tifosi pensino. Reina ed Allan sono una garanzia, basta indovinare l’acquisto di due difensori, un centrale e un esterno destro. Sarri che già gode di buona stampa dovrà risolvere quattro incognite per riportare il Napoli in alto. Higuain va coinvolto nel progetto di rilancio, possibile se rimette in ordine pensieri e fisico. Hamsik dovrà sciogliere un dilemma: ha carisma da leader o ripiomba nell’angoscia di una posizione indefinita. Valdifiori dovrebbe superare alla sua età l’handicap della nuova categoria: molto più difficile giocare nel Napoli che ad Empoli, perché il regista della squadra debole non è mai nel mirino degli avversari. Quarto nome, lo svolazzante Zuniga. Sarri può recuperarlo, offrendo al Napoli gratis un giocatore di preziosa duttilità. Per ora di lui il Napoli conosce solo le coordinate bancarie per mandargli il bonifico di 3.5 milioni annui. Tanti soldi per nulla.

Fonte : Repubblica
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