Coronavirus, Berlusconi: "Spettacolo grave e preoccupante a Napoli, ma è un segnale di ciò che in tutt'Italia può accadere a chi rischia di perdere tutto!"

25.10.2020
11:00
Redazione

Parla Berlusconi

Ultime notizie - Silvio Berlusconi ha rilasciato un'intervista all'edizione odierna di Repubblica, commentando l'ipotesi lockdown e gli scontri della protesta di Napoli:

Presidente, i contagi sono schizzati oltre ogni pessimistica previsione. Il premier Conte vara un nuovo Dpcm, un’altra stretta. Pensa che il governo stia facendo tutto ciò che è necessario?

«Comprendo la difficoltà ad agire del governo in una situazione così difficile. Appunto per questo da opposizione responsabile ci asteniamo da critiche facili e strumentali. Anche di fronte all’ultimo provvedimento. Tuttavia, non si può non sottolineare che vi sia stata una oggettiva sottovalutazione di quanto sarebbe potuto accadere. Non capisco perché il governo sia così restio ad accogliere le proposte di collaborazione che – nella distinzione dei ruoli – abbiamo avanzato in tante occasioni. I nostri consigli sarebbero sicuramente utili per i cittadini e per l’Italia».

Lei pensa che le misure siano sufficienti? Giusto tenere aperte le scuole ad esempio? Il coprifuoco va esteso a tutta Italia?

«Sono scelte drammatiche. In particolare una nuova chiusura delle scuole avrebbe un prezzo elevatissimo, forse insostenibile, sia per gli studenti sia per le famiglie. Tuttavia ogni decisione dev’essere basata soprattutto sul parere dei medici e degli scienziati. La pandemia non può essere materia di divisione politica ».

Non pensa che un lockdown, magari limitato nel tempo, possa interrompere la catena dei contagi?

«Potrebbe essere efficace, certo, ma se possibile sarebbe da evitare, perché ha un costo sociale elevatissimo. Del resto già ora molte persone sono in sofferenza. Il governo dovrebbe con estrema rapidità far pervenire gli aiuti necessari ai lavoratori e alle categorie. Per questo è indispensabile usare subito, senza perdere ancora neppure un giorno, le risorse disponibili, i 15-20 miliardi avanzati dallo scostamento di bilancio per aiutare le categorie danneggiate e i fondi che l’Europa ci mette a disposizione con il Mes per potenziare il sistema sanitario».

Incidenti di Napoli, che idea si è fatto? Cosa è stato? Camorra, delinquenza, rabbia sociale? È un evento che rischia di ripetersi altrove?

«Uno spettacolo grave e preoccupante. Purtroppo è un segnale di quello che potrebbe accadere in molte città se non verrà dato un immediato ristoro a chi, per il Covid, rischia di perdere tutto. Non possiamo far morire la gente di fame per ridurre i morti causati dal virus. Poi, certo, la camorra strumentalizza un disagio grave e reale, conducendolo fuori dalle regole della civile convivenza. Questo non è accettabile, ma io vorrei lanciare un duplice appello: ai cittadini di non cedere al panico e di osservare le regole, alle istituzioni di fare qualcosa subito. Ad ogni chiusura, per quanto giustificata, deve corrispondere l’immediato indennizzo per chi è danneggiato. Altrimenti il Paese non regge».

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