CorSport, Salvione: "Champions League? Segnatevi le parole di Spalletti! ADL vuole aprire un ciclo"

25.03.2023
18:45
Redazione

A “1 Football Club”, in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Pasquale Salvione, direttore dell'edizione online del Corriere dello Sport:

Giudizio sulle dichiarazioni di Spalletti e De Laurentiis durante il Premio Bearzot?

“Spalletti mi sembra aver sottolineato, nuovamente, l’importanza del momento che il Napoli sta vivendo. Ha affermato l’irripetibilità di certi momenti, e la necessità di coglierli. Il traguardo in campionato, difatti, è a portata di mano, ma non ancora raggiunto. In Champions, inoltre, c’è la possibilità di fare la storia. Fino a quando non sarà detta la parola fine di questa stagione, ci sarà da portare a termine quella che è una missione per gli azzurri. Inoltre, anche le parole del presidente sono state importanti. De Laurentiis ha voluto sottolineare come la gestione di questo Napoli stia per giungere ad un momento importante. In tal senso, mi pare ci sia la volontà, da parte della società, di poter aprire un ciclo, non considerando quanto sinora fatto come un punto d’arrivo”

Parere sull’esordio di Retegui?

“Quella sugli oriundi ritengo sia una polemica fine a sé stessa. Criticare il ragazzo, dopo un esordio con gol, costituisce un esercizio complicato che denota la volontà di vedere soltanto il negativo. Se l’Italia avesse portato a casa i tre punti, grazie al gol di Retegui, non ci sarebbe stata questa polemica. Manca equilibrio nel giudizio. Prima di esaltare un calciatore bisogna studiarne ed analizzarne le qualità, in diverse occasioni. Dunque, riserviamoci di giudicare il giocatore tra qualche partita, anche se l’esordio non mi è sembrato troppo negativo” 

Cosa pensa delle convocazioni di Mancini, e della gara contro l’Inghilterra?

“Sulle convocazioni c’è sempre da discutere. Tuttavia, ho avuto l’impressione che il problema principale riguardasse gli uomini chiave della Nazionale. Il centrocampo azzurro, infatti, è stato surclassato da quello inglese. È stato un divario, quello tra gli stessi reparti di centrocampo delle due squadre, che ha fatto impressione. Bellingham mi sembrava un giocatore di un’altra categoria, con un differenziale rispetto ai nostri centrocampisti che ritengo eccessivo. Dunque, più delle polemiche riguardo assenti eccellenti e convocazioni infelici, credo sia necessario ritrovare quelli che sono stati gli uomini chiave del successo europeo, ed una pericolosità offensiva in cui la Nazionale, al momento, fatica”

Rifondazione della Nazionale necessaria per scongiurare una ulteriore assenza eccellente all’Europeo?

“Pensare ad un’Italia non qualificata agli Europei è complicato. A qualificarsi nel girone, infatti, saranno le prime due. Bisognerebbe capire quale potrà essere la spina dorsale della squadra, soprattutto a centrocampo. C’è la possibilità di arrivare ad un miglioramento, soprattutto ad un’identità più delineata. Mancini dovrà fare le sue scelte, e prendersi le sue responsabilità. Quanto fatto dai club italiani deve servire da sprono per questa Nazionale”

 

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