Criscitiello su Mazzarri: "Si accontentava di Campagnaro e Behrami, commessi 1.256 sbagli"
Vi proponiamo la parte iniziale di Michele Ciscitiello per Tuttomercatoweb dove torna sull'esonero di Walter Mazzarri all'Inter:
Si era presentato come l'uomo dei bilanci, colui che aveva inventato il nuovo business del calcio con le banche ed avevamo creduto che potesse cambiare il calcio italiano. Sì, ma per mezzo secondo. Poi abbiamo scoperto che è il calcio italiano ad aver cambiato lui. Thohir si è travestito da Zamparini e non ha retto alla pressione del pubblico interista. Mazzarri ha 1.256 colpe ma, oltre ai suoi sbagli, c'è di più. Un po' come la filosofia di Jo Squillo che oltre alle gambe c'è di più. In teoria, ed anche in pratica, dovrebbe esserci la testa. Quella che Thohir ha usato per una settimana, meditando l'esonero di Mazzarri. A questo punto lo avrebbe dovuto fare subito dopo la gara con il Verona e Mancini avrebbe avuto una settimana in più per preparare il derby di domenica sera con il Milan. Se vogliamo seguire l'onda populista e l'andamento calcistico, Thohir ha fatto bene a cambiare Mazzarri con Mancini. Perché Mancio, se sbaglia una partita, può dare delle spiegazioni al suo Presidente, perché ha vinto più Mancini di Mazzarri e perché bisognava dare una svolta, dentro e fuori la Pinetina. Il problema nasce quando, a fine anno, si approvano i bilanci e un uomo di conti non può mettere gli entusiasmi davanti alla ragione. Con questa mossa, Thohir si è rovinato. Non lo ha ancora capito, lo capirà ogni santo 30 del mese. Una barca di soldi a Mazzarri che si gode la vacanza in Toscana e un'altra barca di soldi a Mancini ed il suo staff. Mica finisce qui. A gennaio Roby vuole una squadra più forte. Andò via che aveva Ibra, Maicon, Zanetti, Vieira e tanti altri bei campioni. Oggi ha dei campioncini da crescere ma vuole gente pronta. Questo particolare Thohir non l'avrà sottovalutato. Perché mentre Mazzarri si "accontentava" di Campagnaro e/o Behrami, Mancini guarda oltre e vuole gente di grandissima qualità. Obiettivo minimo Lamela. Stiamo freschi, con i conti. Il bilancio ha chiuso con -82 milioni di euro e ciò comporta che parte del debito venga ripagato anche dal socio di minoranza, Massimo Moratti. Mazzarri lo aveva liquidato in tre secondi dicendo "non ho tempo da perdere per rispondere a questo o quell'altro", Moratti gliel'ha fatta pagare perché chi mette mano al proprio portafogli comanda sempre. Potere del danaro.