"Dì a Putin che non lo faccio nemmeno per mia madre!" Ceci: "Vi racconto quest'aneddoto su Maradona"
Stefano Ceci, avvocato, ha parlato nel corso di Terzo Tempo Calcio Napoli, trasmissione in onda su Televomero. Di seguito un estratto diffuso tramite comunicato stampa da Televomero:
"Il mio ricordo con Maradona è il quotidiano. Chi lo ha conosciuto, ha apprezzato Diego come persone. Ho condiviso metà della mia vita con Maradona, ma soprattutto con Diego. Gli anni a Dubai eravamo una coppia a tre insieme alla sua compagna (ride, ndr). L'unica persona che era in casa con lui ero io. Ho visto un personaggio molto grande e una persona tanto tanto umana. Maradona nei primi cinque anni di carriera è stato capocannoniere con l'Argentinos Juniors. Con lui stavamo facendo il progetto della scansione del piede sinistro, ma mentre stava firmando gli dico di fare anche la scansione della Mano de Dios. Maradona ha rifiutato due volte l'invito di Putin: all'inizio del Mondiale. Noi andammo ai sorteggi il 1° dicembre nel 2017 nel Cremlino, all'apertura dovevamo andare da Putin. ‘Diego disse poi ci andiamo…’ e non andammo più. L'ultima partita venne una delegazione della FIFA da Diego, ci dissero di andare a salutare Putin. L’orario era previsto per 09:30 del mattino. Quando vado a chiamarlo, Diego mi risponde: ‘Dì a Putin che prima di mezzogiorno non mi alzo nemmeno per mia madre’.
Napoli? Qualcuno ha detto che Conte è andato al Napoli solo perché peggio del decimo posto non può fare. Ricordiamo che anche Spalletti aveva 15 punti di distacco diceva che dobbiamo stare coi piedi per terra. Io voglio sottolineare una persona molto importante nel Napoli, la figura di Lele Oriali. L'anno scorso il Napoli era venuto a mancare in questo ruolo, oggi c'è un sergente di ferro. In Italia gli Scudetti li vincono chi subisce meno gol. Kvara? Penso rimanga, lui parla di Scudetto e si sente dentro l'ambiente napoletano".