David Lopez, centrocampista dell'Espanyol
David Lopez, centrocampista dell'Espanyol

David Lopez: "Con Sarri non mi sentivo apprezzato: mi faceva molta rabbia cambiare ruolo. Benitez? Era diverso..."

16.05.2018
20:10
Redazione

David Lopez, ex centrocampista del Napoli, ha parlato ai microfoni di Pericos Online

Davide Lopez, ex calciatore del Napoli, oggi all'Espanyol, ha parlato a Pericos Online, giornale vicino al club: "Con Benitez giocavo quasi sempre nel centrocampo a due, però dopo l'arrivo di Sarri siamo passati a giocare con tre centrocampisti, uno più basso e due interni con più libertà di movimento. Appena arrivato, Sarri disegnò un 4-4-2 con il rombo, ma quando iniziò la preparazione estiva si rese conto che c'erano calciatori più importanti in squadra come Callejon, Mertens e Insigne, e scelse di giocare con il 4-3-3. Io ero abituato a giocare da centrocampista davanti alla difesa, una posizione che credo si sia sempre adattata meglio alle mie caratteristiche, però Sarri decise che dovevo giocare da interno, più avanti, per contribuire al pressing alto e al giro palla. Questo cambiamento non mi convinse molto perché, anche se pensavo di potermi comunque adattare in quella posizione, sapevo che non mi sarei mai potuto esprimere al massimo dei livelli, soprattutto per le mie qualità fisiche.

Con Sarri avrei dovuto marcare a zona, fare pressing molto alto e poi recuperare la posizione, fisicamente mi costava molto. Quello è stato un anno difficile per me, non ho giocato molto però ero il numero 12, il primo ad entrare dalla panchina. In Copa e in Europa League ho sempre giocato. Non mi potevo lamentare però vedevo che in quella situazione non potevo dare il massimo. Questo mi faceva molta rabbia e non mi sentivo a mio agio. Sarri è molto audace nel suo gioco, vuole sempre avere il controllo della palla e fare pressing alto per schiacciare l'avversario, rubargli il pallone e ripartire il più veloce possibile in avanti. Benitez è più conservatore, lavorava molto bene sulla difesa e sul giro palla per poi uscire al contrattacco. Sarri era diverso in questo aspetto. L'opzione della transizione era meno utilizzata perché ci piaceva molto tenere il possesso fino a raggiungere la superiorità su una fascia o sull'altra con l'obiettivo di avanzare in modo pulito fino alla porta avversaria".

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