DAZN, Donati: "Ndombele, giocatore importante ma dove giocherà?"

18.08.2022
15:50
Redazione

Ultime calcio Napoli Donati sull'arrivo di Ndombele

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Massimo Donati, opinionista di Dazn ed ex calciatore del Milan. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com:

In questo momento Ndombele sta svolgendo le visite mediche col Napoli: che calciatore è? Cosa può dare agli azzurri?
"Parliamo di un profilo importante sotto tutti i punti di vista, perché è un giocatore importante. L'unico pensiero che mi viene, avendo visto la gara contro il Verona, è dove giocherà? Gli azzurri giocano bene e la rosa è ben fornita. La gara di Lobotka è stata stratosferica. Dove lo vedo? A centrocampo può fare tutti i ruoli, dove viene messo fa bene, poi ha l'atleticità per andare ovunque. Come vertice basso, però, lo ripeto: vedo meglio Lobotka"

Napoli criticato per la lentezza ad operare sul mercato...
"L'ansia che viene durante il calciomercato è solo dei tifosi. Le società programmano e sanno già cosa fare, non si lavora di fretta altrimenti le situazioni vengono male. Spalletti? Sta facendo un lavoro importante, poi va detto che quando non si cambia tanto, per me è un vantaggio. I ragazzi conoscono già quello che il mister chiede, si conoscono fra di loro e sono già inseriti nei meccanismi. Poi ovvio che se parti bene come fatto contro il Verona, si crea entusiasmo e tutto diventa più semplice perché l'ambiente è tutto orientato verso lo stesso obiettivo".

Il Milan è la squadra favorita?
"Quando cambi poco sei sempre avvantaggiato, e se parti con lo Scudetto cucito sul petto è tutto più semplice. Ovvio che le altre si sono tutte rinforzate, mi aspetto un campionato equilibrato e non si possono fare previsioni. Abbiamo assistito al ritorno di Lukaku che, per me, è determinante per l'Inter. Parliamo di uno che fa reparto da solo e sposta gli equilibri. Poi c'è la Roma che ha preso Dybala: l'argentino non avrebbe potuto fare scelta migliore, sia dal punto di vista tecnico che ambientale. Nell'ultimo periodo alla Juve si sentiva uno dei tanti e non rendeva più al massimo. A Roma si sente uno molto considerato, e quando è così lui ti fa la differenza. Ho sempre pensato che per lui l'ideale sarebbero state Roma e Napoli".

Con Pogba e Di Maria la Juve è favorita?
"Se fossero sempre al top, forse potremmo dirlo, anche perché hanno preso pure Bremer. Credo che per Allegri non sia un problema gestire uno spogliatoio del genere, e la gestione del gruppo è uno degli aspetti più importanti nel calcio moderno, ed in questo il Milan è stato impeccabile nella scorsa stagione".

Meglio i presidenti imprenditori oppure i fondi?
"Domanda difficile. Sarebbe meglio se i club italiani restassero in mano ai presidenti imprenditori, perché conoscono meglio le dinamiche. Ma il calcio è uno sport estremamente oneroso e dobbiamo riconoscere che la disponibilità economica dei fondi di investimento è certamente maggiore. Il giusto, secondo me, sarebbe una via di mezzo, un po' come al Milan dove a capo c'è un fondo ma l'area tecnico-sportiva viene gestita ottimamente da Maldini e Massara".

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