De Canio: "Il Napoli non perse lo scudetto ad Udine: il peccato mortale fu un altro"

19.11.2016
11:00
Redazione

Luigi De Canio era sulla panchina dell’Udinese nella domenica della sceneggiata e dell’espulsione di Higuain e ai microfoni de Il Mattino dichiara: "Hamsik e compagni persero il tricolore in due partite: quella in casa della Juventus e la settimana successiva al San Paolo contro il Milan. Il Napoli aveva un discreto vantaggio in classifica prima dello scontro diretto di Torino, il peccato mortale fu aver sprecato quel margine. La storia del campionato scorso dice che il distacco tra prima e seconda eÌ stato abissale, quindi il match di Udine aggiunse poco o niente a quello che sembrava un finale giaÌ scritto. L’Udinese manterraÌ lo stesso comportamento dello scorso anno anche oggi. Gli azzurri sono ormai sullo stesso livello di Juve, Milan e Inter, vengono considerati una big a tutti gli effetti. EÌ scontato l’atteggiamento di una medio-grande quando deve misurarsi con un avversario del genere: gli stimoli arrivano da soli, credetemi. La squadra di Sarri non era nervosa, almeno all’inizio. Andammo in vantaggio noi ma loro furono bravissimi a recuperare con Higuain. Sbagliammo un rigore ma la svolta fu il 2-1 che arrivoÌ prima dell’intervallo. Il gol ci diede fiducia e morale e anche una notevole carica. Alla fine del primo tempo che il Napoli inizioÌ ad accusare il colpo. Il rosso a Higuain fu l’esplosione di tante tensioni che probabilmente il Napoli si stava portando dietro da qualche tempo. Zapata? Duvan eÌ cresciuto tantissimo. Restare a Udine altri sei mesi puoÌ fargli soltanto bene, poi potrebbe tornare a Napoli: non sfigurerebbe".

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