De Giovanni: "Quante bastardate ha dovuto subire la mia città", D'Alessio: "La sudditanza esiste!"

02.03.2017
15:10
Redazione

Il risveglio della Napoli calcistica è stato amaro. Non c’è niente di peggio, del resto, che perdere contro la Juve in una partita con errori arbitrali. Luigi de Magistris dichiara: "Sono solo uno dei tanti tifosi arrabbiati. A Torino abbiamo ricevuto un torto continuo: al danno di rigori dati e non dati si è aggiunta la beffa di opinionisti che sono riusciti a vedere un’altra partita raccontando una storia che non esiste. Una vergogna nella vergogna, ma non bisogna mollare mai". Lo scrittore Maurizio De Giovanni gioca col titolo della sua creatura “I bastardi di Pizzofalcone”, diventata pure una fiction di successo. "Quante bastardate ha dovuto subire la mia città". "Abbiamo visto la partita - spiega Maurizio Criscitelli, presidente del Napoli Club Bologna - in un settore attiguo a quello degli ospiti che è rimasto chiuso. Tra noi e i sostenitori della Juve c’era soltanto un cordone di steward. Purtroppo alcuni appassionati bianconeri hanno inneggiato al Vesuvio, siamo ormai abituati a questa accoglienza di sfondo razzista quando andiamo negli stadi del nord". "Non ho neanche dormito", continua De Giovanni, da sempre un fan sfegatato di Napoli e del Napoli. Gli fa eco pure de Magistris. "Dobbiamo essere più forti di chi ci insulta. Difendiamo sempre la città e pensiamo alle prossime due sfide contro Roma e Real Madrid". "Salta all’occhio - spiega il cantautore Gigi D’Alessio - una sudditanza del direttore di gara nei confronti dei giocatori bianconeri che possono permettersi atteggiamenti non consentiti ad altri. Se si concede quel rigore sacrosanto su Albiol, tutto cambia. Magari avremmo perso comunque, ma con un gol in più la sfida di ritorno sarebbe stata diversa. Adesso è tutto più difficile". Lo riporta La Repubblica.

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