De Laurentiis attacca: "San Paolo? Assurdo, il Comune non mi fa investire! Toglierei la pista. Lavezzi come Donnarumma. Gli dissi..."
Aurelio De Laurentiis presidente del Napoli ha attaccato il Comune sull'argomento stadio: "Il Comune non ci permette di investire nello stadio, neanche per riparare quelle cose occorrenti che servono a renderlo funzionale".
Prosegue la polemica a distanza fra Aurelio De Laurentiis e il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, con il sindaco che nella giornata di ieri aveva replicato alle dichiarazioni del presidente del Napoli ("Quando vedo De Magistris allo stadio lo saluto come un vecchio amico, ma non come il mio sindaco. Non c'è dialogo, non c'è rapporto. Ma è superficiale dire investiamo 250 milioni dello Stato a Napoli per le Universiadi quando c'è gente che fa fatica ad arrivare a fine mese"), così:
"Parole di De Laurentiis? Questa città non ha bisogno di polemiche e la squadra va sostenuta da tutti, soprattutto nei momenti difficili. Visto ciò, non mi inserisco in queste polemiche ed anzi continuiamo a fare i fatti come la ristrutturazione dello stadio per il quale ci arrivano i complimenti da molti. Speriamo di vincere lo scudetto, sia come squadra che come città".
DE LAURENTIIS TORNA A PARLARE DELLO STADIO
Il patron dei partenopei è tornato a parlare dello stadio, ma non solo intervenendo ai microfoni di 24 Mattina su Radio 24:
"Caso Donnarumma, come mi sarei comportato io? Lo avrei saputo prima. Quando Lavezzi venne da me dicendo che voleva andare via io dissi: ‘Adesso tu stai calmo, stai tranquillo. Ti comporti da giocatore del Napoli, stai un altro anno con noi e se poi io riuscirò a piazzarti da qualche parte, che a te vada bene, al prezzo corretto e giusto per il quale io ti devo piazzare, andrai via. Altrimenti rimani a Napoli”.E lui obtorto collo acconsentì. La società deve avere la forza, dipende da come fai i contratti. I miei nascono dal cinema e sono di 120 pagine, gli altri cercano di farli con il lapis su due pagine prestampate”.
Sul rinnovo estivo di Donnarumma:
“Lui, forse, è rimasto pensando di avere una vita più facile durante il campionato. In realtà, poi, questo è un campionato molto duro, complicato, dove sù in alto ci stanno cinque squadre che se la contendono. Forse a Donnarumma pesa di più dover parare davanti a una porta così, dove gli altri dieci lui magari non li considera così in maniera eccezionale, come chimica. L’esonero di Montella? Questa squadra non ha avuto tempo di plasmarsi. Hanno dovuto cambiare addirittura allenatore, hanno preso un allenatore con una grandissima grinta e con una grandissima personalità”.
Sullo stadio aggiunge
"Il Comune non ci permette di investire nello stadio, neanche per riparare quelle cose occorrenti che servono a renderlo funzionale. La Corte dei Conti non ci farebbe mai rimborsare i soldi dal Comune. Ma il Comune non investe, dice che ha aperto un finanziamento con il credito sportivo, ma in realta' di questo finanziamento io ho visto utilizzare ben poco. L'assurdita', poi, e' che adesso ci saranno le Universiadi con piu' di 200 milioni e vogliono investire 4 milioni per rifare la pista di atletica. Ma dico: fatela da un'altra parte. Il mio vecchio progetto, che loro non hanno nemmeno considerato, e' di portare tutto lo stadio a bordo campo. Pensate quale impatto avrebbe avuto...".