De Laurentiis: "Chiamai mia figlia che faceva la psicologa: sapete quanto abbiamo incassato il primo giorno delle nuove maglie?"

17.07.2025
20:20
Redazione

Aurelio De Laurentiis presente oggi al Giffoni Film Festival per l'inizio della kermesse annuale nella ridente cittadina salernitana ha parlato anche del suo Napoli e dei problemi del calcio italiano

"Io non mi vergogno oggi di fare anche la bassa macelleria. Vuol dire che noi nel Napoli siamo poco più di 100 persone a lavorare, in altre società 500-600 e questo e determina anche una differenza di costi. Ad una certo punto non ero d'accordo ad arricchiere Nike, Adidas, Puma ecc. Per questo un giorno venne da me il torinese boione che non voleva darmi i 7 milioni pattuiti perché c'era il Covid. A fine anno allora vedo che loro in America avevano venduto 5 maglie e dissi o non sono capaci o mi stanno prendendo in giro. Chiedo il contratto e vedo che entro il mese di febbraio potevo fare la disdetta, senza pensarci due volte ho esercitato il contratto di maglie che mi facevano in Cina. Chiamai il mio amico Giorgio Armani per farmi fare le maglie A7 in collaborazione, chiamai mia figlia che faceva la psicologa e lei che faceva moda a 19 anni si è interessata alla produzione delle maglie. Abbiamo aperto tanti negozi e il primo giorno delle maglie nuove abbiamo incassato mezzo milione. C'è tanto gap rispetto a ciò che facevamo prima con le maglie".

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