De Laurentiis: "I contratti si rispettano, mio zio Dino tolse la casa a Fellini", spiegato il motivo

11.12.2023
00:30
Redazione

Ultime Napoli Ascione parla di Dino De Laurentiis e di Fellini

Aurelio De Laurentiis spesso ripete una frase: «I contratti si rispettano, non dimenticate che mio zio Dino tolse la casa a Fellini». Alessandro Ferrucci ha intervistato per il Fatto Quotidiano Filippo Ascione, assistente di Fellini in “Ginger e Fred”, che ha vissuto a strettissimo contatto con lui nell’ultimo decennio di vita del regista.

Ascione sulla frase di De Laurentiis

“Chi è stato Rol? Un sensitivo straordinario. Con lui l’imprevedibile si tramutava in realtà. E Fellini lo raggiungeva a Torino per trovare risposte alle sue ricerche; ma c’è un territorio che non ho mai voluto frequentare: quello dell’aldilà. E l’ho evitato pure quando parlavo con Rol: lui poteva rivelarti il giorno e l’ora esatta della tua morte e c’è stato chi lo ha voluto sapere e chi no; Kennedy lo chiese”.

Quando ha visto JFK?

Un anno prima del suo omicidio è andato a Torino, perché Rol non si spostava. Ovviamente ne rimase turbato, tanto da non parlare nei giorni successivi.

Lei ha chiesto la data?

Né io né Federico (Fellini).

A quale film ha detto di no?

«A uno prodotto da De Laurentiis sull’aldilà; (cambia voce) Federico inizia a girarlo e si ammala, entra in ospedale, gli danno un mese di vita; si salva solo perché un suo vecchio amico, medico generico, lo va a trovare e capisce che il problema era una semplice allergia a un farmaco. Poi tramite Dino Buzzati conosce Rol e gli consigli di mollare il film. Finiscono in causa e Fellini perde tutto».

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