Dionigi: "Cambio di modulo potrebbe essere una soluzione, Gabbiadini è una seconda punta ma va tenuta. Questa la differenza tra Napoli e Juventus"
Davide Dionigi, ex attaccante del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni a TMW Radio sul momento degli azzurri.
Il cambio di modulo può essere la scelta giusta? "Secondo me può darsi di sì, con le difficoltà che sta avendo la squadra potrebbe essere una ipotesi. Ma la difesa a tre non piace a Sarri, che però potrebbe passare al 4-3-1-2 usato spesso a Empoli. Giocando con un trequartista dietro le due punte. È un modulo che a Sarri piace molto, a Napoli provò a usarlo all'inizio della sua esperienza per poi passare al 4-3-3".
Quali sono i problemi di questo Napoli? "L'assenza della prima punta sta diventando una scusante. Gabbiadini fa fatica a entrare in questo sistema di gioco. È più una seconda punta, a questo Napoli manca la personalità da grande squadra. La differenza tra Juve e Napoli risiede proprio nella mentalità".
Le parole di Sarri sul 3-3 tra Besiktas e Benfica? "A volte si dicono delle cose per difendere la squadra, ma non è da formazione che punta a campionato e Champions. Credo che sia stata una mossa, forse giusta, per dare una spiegazione a una gara non brillante. Non credo che il 3-3 dell'altra partita abbia influito sulla prestazione del Napoli, assolutamente".
Come si acquisisce la mentalità da grande squadra? "Tramite i risultati. La Juve di Conte è nata vincendo partita su partita. Il Napoli gioca un ottimo calcio, Sarri è un ottimo allenatore ma forse la squadra non ha ancora quella rabbia che ha la Juve. Credo sia questo, ma a volte capita anche per le caratteristiche dei calciatori. Il Napoli ha grandi calciatori, con estro ma forse con poca cazzimma. Ma non è un difetto, ci sono squadre con un certo DNA. Da fuori, valutare è difficile. Ma vincere, anche giocando male, aumenta l'autostima e di conseguenza migliora la mentalità".
Cosa fare con Gabbiadini durante il mercato di gennaio? "Manolo va tenuto, poi bisogna affiancargli una prima punta. Al Napoli serve un attaccante d'area di rigore, per concretizzare il gioco di Sarri".