Totti dice addio alla Roma: "Oggi preferivo morire! Ero ingombrante, mi vogliono già in A! Juve e Napoli? Non lo dico" [VIDEO]

17.06.2019
15:05
Redazione

In diretta Totti sta tenendo la conferenza stampa di addio all'ASRoma dal Salone d'Onore del CONI. Ha attaccato l'attuale proprietà della Roma e Baldini, poi la rivelazione su De Rossi

In diretta Totti sta tenendo la conferenza stampa di addio alla Roma da dirigente, dopo le divergenze con l'attuale società giallorossa che gli hanno fatto prendere questa decisione. Parole dure, quelle di Francesco Totti live dal Salone d'Onore del CONI, con la conferenza stampa. Ecco alcuni estratti dell'evento di addio all'ASRoma:

"Alle 12:42 del 17 giugno 2019 ho inviato una mail al CEO della Roma, comunicando la mia decisione di lasciare la Roma. È arrivato questo giorno che per me è brutto e pesante. Viste le condizioni, penso che sia stato doveroso e giusto prendere questa decisione. Non ho avuto mai la possibilità operativa di poter lavorare nell'area tecnica. Ho fatto questa scelta, pensata e valutata da molti mesi e penso che sia la cosa più coerente. Davanti a tutto ci deve essere la Roma, che è la cosa più importante e la squadra da amare sempre. Non ci devono essere fazioni pro Totti, pro Pallotta. L'unico obiettivo deve essere l'amore per questa maglia. Come ho sempre detto: i giocatori passano, gli allenatori passano, i presidenti passano, ma le bandiere no. Questo mi ha fatto pensare tanto ed ho preso questa decisione non per colpa mia. Non so più che dirvi poi. Ho messo la Roma davanti a tutto. È la mia seconda casa, se non la prima. Prendere questa scelta è stato difficilissimo. Li ho sempre voluti portare ad alti livelli e volevo fargli fare bella figura".

Il rapporto con Baldini?
"Il rapporto con lui non c'è mai stato e mai ci sarà. Ci sono degli equivoci e dei problemi interni nella società, uno dei due doveva uscire e mi sono fatto da parte io. Ci sono troppe persone nella società che mettono bocca, ognuno dovrebbe fare il suo. Dire il tuo pensiero non serviva perché poi l'ultima parola era a Londra, era tempo perso".

Cosa serve per riportarmi alla Roma?
"Un'altra proprietà e se credono nel mio potenziale. Sicuramente non ho mai fatto il male alla Roma, che viene prima di tutto, anche ora. Oggi potevo anche morire, era meglio che staccarmi dalla Roma. Ma era arrivato un momento in cui io dovevo scegliere, perché tanti dirigenti hanno detto che sono troppo ingombrante in questa società".

Sull'addio di De Rossi
"Io già a settembre dissi ad alcuni dirigenti che, se pensavano fosse stata l'ultima stagione di De Rossi, avrebbero dovuto dirglielo subito. Perché lui era il capitano della Roma, andava rispettato. Poi s'è creato tutto un contesto difficile ed è passato il tempo che è passato. Il problema è che a Trigoria le cose vanno fatte subito, invece non avviene così. Io con De Rossi ci ho parlato da amico e ho provato a fargli capire cosa stesse accadendo, nonostante fossi un dirigente. Invece s'è creato lo stesso problema che si creò con me e non so se è una cosa voluta o se non ci pensano. A me sembra voluto, perché da quello che so loro hanno sempre voluto allontanare i romani dalla Roma"

Sarri contattato?
"Io non l'ho mai sentito. Era un pallino di altri... Non so quale fossero gli obiettivi o le valutazioni. E' un grande allenatore e avrebbe fatto comodo al club se fosse venut. Ma anche lui era sotto contratto col club. Ma stiamo parlando del nulla. Fonseca ora deve trovare un ambiente tranquillo e sereno. Deve trovare una strada percorribile e senza intoppi. Da quello che ho visto è un tecnico che ha studiato e ha fatto bene e spero che possa fare bene a Roma. Antonio Conte doveva venire a fare una rivoluzione, ma la proprietà non vuole rivoluzioni".

Valuti offerte?

"Non c'è solo la Roma per me, non rimango disoccupato. Valuterò alcune offerte, ci sono state alcune offerte da squadre italiane: una stamattina! Io prendo tutto in considerazione adesso, perchè sono libero".

Direttore tecnico della Juve o del Napoli?

"Mo' nun esagerà! Tu ora vai già oltre, per rispetto dei tifosi della Roma la Lazio 'no'. Chi mi ha contattato? Si dice il peccato e non il peccatore".

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