Dossena: "Il Napoli deve usare di più ciò che ha fatto Maradona come marketing, intitolargli lo stadio è un modo per intimorire gli avversari"

29.11.2020
01:30
Redazione

Queste le parole dell’ex calciatore del Napoli, Andrea Dossena, ai microfoni de “Il Sogno nel Cuore”, programma in onda su Radio Crc dalle 13.00 alle 14.00 e condotto da Luca Cerchione, Floriana Messina e Diego Armando Maradona Jr.

Il San Paolo, rispetto ad altri stadi, dava quella marcia in più ai giocatori, quindi vederlo vuoto sicuramente non dà la stessa grinta ai ragazzi. Se andiamo a guardare i numeri, in casa il Napoli ha avuto risultati importanti. Dall’altro canto, ci sono meno proteste, meno ammonizioni, proprio perché l’emotività scatenata dal tifoso è diminuita drasticamente. Fortunatamente il Napoli ha dalla sua un allenatore che cerca di tenere tutti sul pezzo, soprattutto quando non ci sono belle prestazioni, risultando così essere quasi il dodicesimo uomo.

Come allenatore, ho sempre cercato di imparare, di capire, facendo domande, poi ovviamente c’è allenatore e allenatore: Gattuso è stato un trascinatore in campo, è diventato allenatore affinandosi molto sotto l’aspetto tattico, ma quel carisma che aveva da calciatore non è mai scomparso. Rino è un uomo vero, quindi quando ti rapporti con lui riusciresti a buttarti anche nel fuoco. Quando un allenatore arriva a questo punto con la squadra ha già vinto, al di là della tattica. Chi sceglierei tra i terzini sinistri? Tra Mario Rui, Ghoulam e Hysaj scelgo Mario Rui perché il giocatore di spinta mi piace molto, ma badando agli equlibri è giusto ciò che fa Gattuso schierando Hysaj.

Il mister ha fatto bene nel mettere nelle corde dei giocatori un nuovo modulo ed è giusto che si diano due interpretazioni diverse ad un modulo più o meno simile, in modo che, quando si ha di fronte una squadra con dei centrali statici, può essere utilizzato 4-2-3-1.

Bakayoko è stato un acquisto passato un po’ inosservato ma, secondo me, in questa sessione di mercato è stato uno dei primi tre colpi in italia. È un giocatore importante perché dà tanta sostanza e, nel momento in cui viene a mancare, mantenere un centrocampo in due è difficile. Non ci sono in rosa altri giocatori come lui.

Giocare al Napoli è stata un’esperienza fantastica, la più bella che abbia mai fatto. Non c’è posto migliore in Europa dove puoi sentirti davvero calciatore. Ho sempre cercato di dare tutto e questo i tifosi l’hanno sempre apprezzato. Il mio sogno più grande sarebbe tornare in una nuova veste a Napoli.

Lo stadio intitolato a Maradona? Credo sia un orgoglio per Napoli poter dare allo stadio il nome di Diego Armando Maradona.

Il Napoli deve usare di più ciò che ha fatto Maradona come marketing, come immagine, ed intitolare lo stadio al più grande di tutti è sicuramente un modo per intimorire anche gli avversari.

La parità più bella che abbia mai giocato? Napoli-Manchester City: non ho mai visto il San Paolo così pieno di tifosi”.

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